Roberto Ruta: “A scuola fino a 18 anni”. Ma la proposta di legge esiste dal 2006

Il senatore democratico ha presentato alla stampa il disegno di legge che vuole innalzare l’obbligo scolastico fino alla maggiore età. Ma la proposta di legge c’è già ed è stata presentata alla Camera dei Deputati il 4 agosto 2006 dal Comitato “Per una buona scuola per la Repubblica”.

CAMPOBASSO. Una proposta di legge di iniziativa popolare, la numero 1600, sostenuta – nero su bianco – da oltre centomila firme e presentata al Parlamento da un comitato civico emiliano, “Per una buona scuola”, nell’agosto del 2006. Da allora giace, dimenticata, in un cassetto della VII Commissione. All’articolo 7, comma primo, si legge testualmente: “L’obbligo scolastico termina con il diciottesimo anno di età”. Deve averla rispolverata il senatore molisano Roberto Ruta che, insieme ai rappresentanti della categoria scuola di Cgil, Cisl, Uil e Gilda Insegnanti, ha presentato la sua riforma “da portare all’attenzione del Ministro dell’Istruzione Carrozza e delle altre forze politiche”. Insomma, paternità a parte, il senatore democratico – dopo aver candidato il Molise a ospitare il letame di 12 mila vacche – questa volta intende investire sulla “cultura per vincere la sfida del futuro”. Un vero e propio disegno di legge scritto a più mani, con il sostegno di alcuni docenti ed esperti del settore. La proposta, nello specifico, oltre all’innalzamento del limite di età per la frequenza scolastica, prevede “l’introduzione dell’insegnamento di discipline giuridiche ed economiche nei primi due anni della scuola secondaria superiore rispondendo ad una esigenza reale, e non più rinviabile, di formazione dell’uomo-cittadino del mondo”. Tra i primi firmatari, anche i senatori Silvana Amati e Beppe Lumia. La bozza, insomma, è pronta. Parola al Senato.