CAMPOBASSO. Il Molise lascia incustoditi i suoi tesori archeologici. La denuncia arriva dal magazine nazionale lanotiziagiornale.it, in un articolo firmato ieri da Antonello Di Lella.
“La cinta muraria dell’antica città romana di Altilia-Saepinum interrompe all’improvviso la quiete e il verde dei pascoli molisani. “Un’indicazione microscopica, lungo la superstrada che collega il Molise alla provincia di Benevento, nel giro di pochi metri ci proietta migliaia di anni indietro nella storia dell’antica Roma. Sono quattro le porte d’accesso all’antica città sorta in territorio sannita. L’ingresso è libero: anni di storia incustoditi tra erbacce, case (abitate) edificate sulle mura preesistenti e talvolta autovetture in sosta e animali al pascolo”.
“Fatti salvi piccoli interventi di scavo e restauro – si legge nel pezzo – poco o niente è stato investito dal Ministero per i Beni Culturali e dalla Regione”.
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