Palazzo Orlando sede della Guardia di Finanza, accordo raggiunto

L’idea dell’ex sindaco Melogli vede finalmente la luce: contratto da 450mila euro in sei anni. I lavori di adeguamento saranno realizzati dal Provveditorato alle opere pubbliche della Campania e del Molise

 

Il sindaco Brasiello e il comandante provinciale della Gdf Gravina Il sindaco Brasiello e il comandante provinciale della Gdf Gravina

ISERNIA. Nei giorni scorsi, il Comune di Isernia e la Guardia di Finanza hanno sottoscritto l’intesa preliminare per il fitto di Palazzo Orlando. Le Fiamme Gialle ne faranno la sede del loro Comando provinciale e verseranno al Comune 75mila euro annui.  Alla presenza del sindaco Brasiello, l’accordo è stato sottoscritto dal dirigente comunale, Agapito Di Lonardo, e dal comandante della Finanza, il tenente colonnello Amedeo Gravina.  La Guardia di Finanza, in attesa del trasferimento nella nuova sede, ha già ottenuto dal Provveditorato alle opere pubbliche un finanziamento di circa 250mila euro per i lavori di adeguamento dell’immobile. Dopo mesi di trattative, dunque l’accordo è finalmente stato raggiunto. Già a metà del mese scorso, sul sito del Comune pentro era possibile consultare la determina dirigenziale dell’Area tecnica comunale n. 252 dello scorso 14 giugno, “Concessione in locazione dell’immobile di proprietà comunale denominato Palazzo Orlando da destinare a sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza e reparti dipendenti alla sede di Isernia”. Il canone annuo di locazione sarà corrisposto a Palazzo San Francesco in rate trimestrali posticipate a partire dal verbale di consegna dell’immobile, prima dell’inizio dei lavori di adeguamento funzionale. Proprio a proposito di questi lavori, va ricordato che nel gennaio 2012 l’accordo sembrava essere sfumato: gli elevati costi delle opere d’adeguamento alla struttura indussero l’amministrazione Melogli a “interrompere” la trattativa tra l’ente e il comando provinciale della Guardia di Finanza, iniziata nel febbraio 2011. Quando i vertici delle Fiamme Gialle avevano fatto pervenire una richiesta al Comune di Isernia, tesa a verificare la possibilità di affittare lo storico edificio di via De Gasperi per farne la propria sede. Nove mesi dopo, a novembre, era stata invece l’amministrazione civica a sollecitare la definizione di un’intesa, chiedendo che venisse stabilita la data definitiva per la stipula del contratto. “La risposta del comando provinciale della Fiamme Gialle – facevano sapere dal Municipio – è stata vagliata dalla Giunta comunale isernina che, oltre a constatare la mancata indicazione della data contrattuale, non ha ritenuto sostenibile l’accollo delle spese necessarie agli onerosi lavori di adeguamento dello stabile richiesti dalla Guardia di Finanza”. Laconica la chiusa dell’ente: “L’esecutivo comunale ha dovuto prendere atto della impossibilità di giungere ad una intesa e, conseguentemente, ha reputato inefficace l’eventuale prosecuzione della trattativa”. Varie le vicissitudini che hanno interessato Palazzo Orlando dopo lo sgombero degli studenti dell’Università del Molise, trasferiti nella sede del centro storico. Sfumata per inadeguatezza di spazi la prima ipotesi che vedeva in quei locali lo spostamento della prefettura, si sperava nel trasferimento della Camera di Commercio pentra. Eventualità prontamente scartata per motivi economici. L’ente camerale, di fatto, non ha potuto sostenere l’onere di un canone di locazione pari a 100mila euro, così come era stato stabilito da Palazzo San Francesco. Con il sindaco Melogli si vide costretto a ‘partorire’ l’idea di indire un’asta virtuale. Sul sito internet del Comune venne inserito un annuncio per verificare l’esistenza o meno di enti o società di Isernia interessate a pagare un fitto di 100mila euro annui, prezzo minimo a base d’asta, per utilizzare la struttura. A rispondere, a quanto pare, fu proprio la Guardia di Finanza in cerca di ‘casa’. Palazzo Orlando – 1.500 metri quadri dislocati su quattro piani – sarà fittato per sei anni dalla Finanza, ma a un prezzo più basso rispetto a quanto si pensava fino all’anno scorso. Mentre i succitati lavori di adeguamento saranno effettuati da parte del Provveditorato alle opere pubbliche della Campania e del Molise.