Ittierre, rispunta l’idea dello sciopero: timori per la fidejussione regionale

I dipendenti hanno chiesto chiarimenti all’assessore Scarabeo, che li ha rassicurati. Garanzie anche dal senatore Ruta. Ma restano le incertezze sulle modalità di erogazione dei fondi

ISERNIA. Il timore di perdere i crediti acquisiti, garantiti dalla Regione Molise tramite una fidejussione di 5 milioni di euro erogata da FinMolise, li ha spinti a ‘picchettare’ la sede isernina dell’assessore Massimiliano Scarabeo. Sono i lavoratori Ittierre che, con una nutrita rappresentanza, hanno fatto scattare un blitz, sabato mattina, davanti all’ufficio dell’assessore regionale alle Attività Produttive. In ambienti aziendali e non solo, infatti, era circolata la voce che la fidejussione sarebbe stata conferita direttamente nelle mani del patron di Ittierre, Antonio Bianchi, contrariamente a quanto sottoscritto pochi giorni prima. Se così fosse l’imprenditore, a sentir loro, avrebbe avuto il potere di amministrare i fondi. Eppure, l’accordo stipulato a metà settimana, in origine, prevedeva che la garanzia prestata dalla Regione (almeno il cinquanta per cento, ma sul quantum alberga ancora qualche incertezza), venisse utilizzata per pagare dipendenti, fornitori locali di beni e servizi e fasonisti. Ma se i soldi invece seguissero altri percorsi? Ecco allora rispuntare l’idea dello sciopero, da tenersi verosimilmente la prossima settimana. Per chiedere dunque chiarimenti all’assessore, il personale dell’azienda tessile si è riversato in piazza Celestino V. Scarabeo, assente per motivi personali, ha rassicurato tutti per via telefonica. Ciò che ha valore è solo quanto firmato da Regione e sindacati mercoledì 17 luglio, senza stravolgimenti dell’ultim’ora. Le preoccupazioni dei dipendenti, stando a quanto riferito da qualcuno di essi, trovano radice nelle modalità di erogazione dei fondi regionali. Per superare la crisi di liquidità, infatti, l’Ittierre ha proceduto alla creazione di due nuove società che si dovrebbero occupare rispettivamente di logistica e di gestione degli outlet, in particolare quello di Roccaravindola. Di qui la domanda: se la fideiussione verrà erogata in favore delle due newco, come potranno essere pagati i creditori? C’è la reale possibilità di controllare il flusso di denaro? Sul punto è intervenuto anche il senatore del Pd Roberto Ruta. “Lavoratori, fasonisti e creditori verranno pagati – ha rassicurato – La fidejussione serve prioritariamente a raggiungere tale scopo. Riteniamo che la questione della filiera tessile debba essere risolta in raccordo con il Ministero, affinché ci sia la reale possibilità di disporre di nuove energie e risorse utili per avere maggiori garanzie. Abbiamo perciò attivato un’unità di crisi a Roma e da oggi – ha concluso Ruta – lavoreremo al rilancio di questa filiera, con uno o più imprenditori”.