Rivoluzione democratica boccia senza mezzi termini l’operato del Governo Frattura: “La sanità continua a creare debito, i trasporti si impoveriscono, la burocrazia si perpetua, i tavoli istituzionali sono improduttivi”.
“Paolo Frattura? Cento giorni di silenzio“, è questa la sintesi della nota del movimento di sinistra Rivoluzione Democratica che pure non risparmia critiche a sindacati e associazioni: “In oltre quattro mesi di governo regionale nulla è cambiato nella governance regionale che pure gode dei silenzi, amicali, della parti sociali“.
“I veri problemi dei molisani sono intatti nella loro gravità: il lavoro nuovo che manca e il vecchio che si depaupera, la sanità che continua a creare debito e deperisce nell’offerta di tutela, il sistema trasporti che si impoverisce, i giovani che continuano a non avere speranze oltre l’emigrazione, il sistema burocratico regionale che si perpetua, le spese della burocrazia politica che si cristallizzano, una idea di cambiamento del metodo di governo in continuità con il moderatismo delle forze politiche che compongono la maggioranza. Fummo facili profeti, nelle roboanti occasioni di confronto preelettorali, a suggerire una svolta vera nella amministrazione della cosa pubblica, una svolta che partisse dal basso dei bisogni reali dei cittadini, di sperimentare nuove forme di crescita del benessere delle persone attraverso attività di promozione sociale e culturale diffusa, la promozione del volontariato inteso come partecipazione democratica, la lotta al precariato, alla discriminazione e ad ogni forma di sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, la promozione del diritto al lavoro quale strumento di emancipazione e di inclusione sociale, l’attenzione verso le problematiche che riguardano gli anziani e il rapporto tra le generazioni, la promozione di una società aperta per sostenere l’affermazione della cultura della legalità e la lotta alle mafie, alle criminalità organizzate e agli abusi di potere, la difesa e l’innovazione dello stato sociale in una prospettiva di crescita del ruolo della finanza etica, con un diverso uso delle risorse dei molisani consegnati alla cassa depositi e prestiti. Ovviamente fummo inascoltati e tutto è scivolato verso il sensazionalismo delle “vacche grasse”, del profluvio di comunicati stampa utili a sorreggere tavoli istituzionali improduttivi, dei balletti mediatici di improbabili unità nella responsabilità di fronte alla crisi nazionale. Lo abbiamo detto e non demordiamo dal ripeterlo, noi siamo per una forte discontinuità nel metodo di governo di questa regione da troppi anni violentata dal clientelismo e dal politicismo senza costrutto. Lo ripeteremo nelle iniziative che organizziamo nei territori, come abbiamo fatto nei mesi scorsi e come faremo alla fine di agosto a Montecilfone a LiberaFesta”.
Rivoluzione Democratica Molise