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Ittierre, doccia gelata per 250 operai: cig a zero ore senza preavviso, minacciato lo sciopero a oltranza

Di Trocchio (Femca Cisl): “Decisione calata dall’alto, anche le Rsu all’oscuro fino a stamani”. Domattina sit-in dinanzi ai cancelli da parte dei lavoratori ‘fermi’, che si aggiungono ai circa 100 già in cig da luglio. Chiesti chiarimenti a Bianchi entro 48 ore, anche in merito alla paventata chiusura di alcuni reparti aziendali

PETTORANELLO DEL MOLISE. Nuove nubi, nerissime, si addensano sul destino degli operai Ittierre. Da domani e almeno fino al 24 agosto, ben 350 dipendenti andranno in cassa integrazione a zero ore. Considerando che, ad oggi, circa un centinaio si trovava in questa situazione, lo scarto è di ben 250 maestranze che si ritroveranno fuori dal ciclo produttivo. Una decisione anche comprensibile, per certi versi, vista l’acclarata crisi di liquidità che sta attanagliando Ittierre. Ma che, nel metodo, fa letteralmente inviperire i sindacati territoriali e le Rsu dei lavoratori, che fino a stamani, pare, non sapessero nulla al riguardo. Secondo quanto riferito da Francesco Di Trocchio, della Femca Cisl, nella giornata di oggi le Rsu avevano inviato una comunicazione alla direzione del personale in cui chiedevano chiarimenti alla proprietà su una serie di importanti tematiche aziendali. Per tutta risposta, hanno scoperto che i vertici aziendali – spiega il sindacalista  – “avevano deciso di calare dall’alto, rifiutando qualsiasi confronto e dialogo nonostante al momento non riescano nemmeno ad onorare gli stipendi, la cig per altri 250 operai, tra l’altro con criteri di selezione assolutamente discutibili“. Per questa ragione domattina, dalle 7.45, i lavoratori improvvisamente ‘fermi’ si raccoglieranno davanti ai cancelli di Ittierre per manifestare tutto il loro disappunto per le modalità di decisione della cassa integrazione a zero ore. “Con le Rsu chiederemo al patron Antonio Bianchi di incontrarci entro 48 ore – continua Di Trocchio – e chiarire una serie di aspetti, tra cui quelli riguardanti la chiusura di non meglio specificati reparti. Altrimenti, da giovedì 25 luglio, non è da escludere lo sciopero a oltranza“. Tuttavia, l’esponente della Femca Cisl non è affatto fiducioso che qualcosa si sblocchi entro domani: “Ci risulta – ha spiegato – che l’imprenditore, domattina, debba partire per Milano per un Consiglio d’amministrazione molto delicato, riguardante proprio la situazione di Ittierre”. Difficile, dunque, che possa incontrare le rappresentanze dei lavoratori già nell’immediato. “Auspichiamo almeno una comunicazione ufficiale”, ha concluso Di Trocchio, che stigmatizza l’atteggiamento “autoritario di Bianchi, che non può fare quello che vuole rischiando di alimentare tensioni sociali e di inasprire gli animi anche tra le Rsu stesse e i lavoratori, tra l’altro in un momento in cui le istituzioni si stanno muovendo e interessando del polo tessile di Pettoranello”. 

A.I.

 

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