Ittierre, Bianchi salda gli stipendi di giugno. Ma spunta il contenzioso con Ferrè

Secondo indiscrezioni, l’ufficiale giudizario avrebbe apposto i sigilli a un magazzino contenente merce della maison milanese del valore di oltre 5 milioni di euro. I legali della proprietà invocano il segreto professionale e non confermano

PETTORANELLO DEL MOLISE. Per ora solo indiscrezioni, non confermate dalla proprietà. Ma le voci inisistenti di un magazzino sequestrato in Ittierre, contenente merce del valore di oltre 5 milioni di euro griffata Ferrè, si fanno sempre più ricorrenti. La nuova grana per Antonio Bianchi sarebbe legata ad un contenzioso sorto con lo storico marchio. I rumors raccontano dell’arrivo di un ufficiale giudiziario che avrebbe apposto i sigilli, dando esecuzione a un sequestro preventivo. Tuttavia, sempre secondo indiscrezioni, il contenzioso potrebbe trovare anche una rapida soluzione, dato che le due società starebbero dialogando per superare l’impasse. Ciononostante, sia dal tribunale di Isernia che dall’ufficio legale della proprietà – che invoca il segreto professionale trincerandosi dietro un secco ‘no comment’ – non trapela nulla di certo. Se non che l’inconveniente, in ogni caso, non metterebbe a rischio l’avvenuta ripresa dell’attività produttiva, in vista del confezionamento dei capi della collezione autunno-inverno. Notizie confortanti, invece, sul fronte stupendi arretrati. Come comunicato da alcune sigle sindacali, Bianchi ha onorato l’impegno assunto in prefettura con dipendenti e Rsu: lo stipendio di giugno, per il quale era stato versato un acconto di 500 euro pochi giorni fa, è stato saldato con 24 ore di anticipo. Occhi puntati, in ogni caso, sul tavolo ministeriale di settembre. Il futuro del polo tessile di Pettoranello sarà discusso a Roma, dove presso il ministero dello Sviluppo economico è attesa la presentazione di un concreto piano di rilancio aziendale.