Durissimo attacco del prof. Vincenzo Musacchio, presidente della Commissione Anticorruzione del Molise: “Logiche spartitorie. Incarichi inutili, ma ottimamente retribuiti”. Frattura? “Ha avuto paura che i partiti lo affossassero prima del tempo”.
CAMPOBASSO. “Anche questa volta le nomine negli enti regionali sono avvenute secondo le vecchie e logore logiche spartitorie e lottizzatorie e senza neanche l’idea di nominare persone competenti dei vari settori che non avessero legami con la politica e che avessero il requisito della meritorietà. Molti di questi incarichi saranno ottimamente retribuiti, alla faccia della crisi, e tanti sono assolutamente inutili. In molti enti basterebbe un amministratore unico con un compenso minimo. Le indennità o i gettoni in questi enti regionali sono solamente una lauta ricompensa, elargita a nostre spese a politici (o ad amici e parenti dei politici) che non ce l’hanno fatta.
Abbiamo la sensazione che la casta politica attuale sia davvero ignara di quello che sta accadendo a livello regionale e soprattutto degli umori di una opinione pubblica che ha perso ogni fiducia in essa. Maggioranza e opposizione quando si tratta di succhiare il sangue dei cittadini non conoscono distinzione, così come insieme non hanno neanche discusso un attimo su nomine a persone competenti, giovani e con curricula qualificanti. La meritocrazia resta ancora un optional. Anche l’opposizione è diventata nella circostanza mansueta. Non è difficile prevedere che siamo alla vigilia di un terremoto politico e sociale, i cui esiti sono imprevedibili. La credibilità dei politici è scesa ormai al di sotto il livello di guardia. Anche molti di quelli che sino a ieri erano schierati da una parte o dall’altra non credono più nelle rispettive formazioni politiche. Ma quello che più indigna l’opinione pubblica è che a fronte dei sacrifici richiesti a tutti i cittadini delle classi sociali medio-basse, che stanno pagando il prezzo della crisi, a fronte di una politica ammantata da tecnicismo, la casta politica annuncia tagli a se stessa e poi non fa mai seguire fatti sostanziali, rinviando ogni provvedimento vero di dimagrimento o ridimensionandolo.
All’opinione pubblica molisana, grazie al lavoro della Commissione Regionale Anticorruzione, a quello lodevole del Movimento 5 Stelle e al cresciuto livello di informazione dei mass media, non sfugge ormai più nulla ed essa è attenta a misurare la coerenza tra i proclami ed i fatti concreti. E’diffusa l’opinione che se la casta politica desse l’esempio, vero, concreto, di sacrificarsi per il bene pubblico, tutti sarebbero più disponibili ad accettare il prezzo della crisi che attanaglia la nostra regione. Se Frattura avesse avuto la forza di intervenire drasticamente sui costi della politica si sarebbe guadagnato la legittimazione per tutti i provvedimenti impopolari che ha assunto. Ma probabilmente ha avuto paura che i partiti lo affossassero prima del tempo.
E’ forse giunto il momento per i giovani e per chi crede ancora nel valore della politica come impegno disinteressato, di scendere in campo con un nuovo entusiasmo, senza sigle di partiti ma con una rete di movimenti spontanei. Abbiamo toccato il livello più basso e questa è sempre la premessa per ogni risalita che avvenga presto ed all’insegna della legalità, dell’etica e del merito, valori che in questo momento noi della Co.Re.A, non vediamo affatto in giro. Vedremo cosa accadrà con le prossime nomine che dovranno ancora esser fatte. Ci auguriamo di essere smentiti”.
Vincenzo Musacchio – Presidente – Co.Re.A. Molise