Domani si terrà la manifestazione che rievoca la tradizionale trebbiatura del grano
CAROVILLI. Domani, 18 agosto, a partire dalle 9, sull’aia che circonda la chiesa di San Domenico di Carovilli, si terrà una delle feste più suggestive della tradizione contadina: la tresca. La manifestazione, giunta ormai alla sua 34° edizione, rievoca l’antico rito della trebbiatura, cioè la trasformazione della spiga in grano. La tresca, oggi curata dalla Pro Loco Monteferrante con l’aiuto di molti volontari che vogliono mantenere vivo il ricordo dei momenti più significativi della vita del passato, è il traguardo finale di un lavoro che in realtà comincia molti mesi prima. Ad ottobre, in un campo messo a disposizione da uno dei volontari, viene seminato il grano; poi si aspetta la fine di giugno, quando il grano è maturo, per procedere con la mietitura e la formazione dei covoni. Il giorno della tresca i covoni si sciolgono e si spargono sull’aia, quindi si fanno calpestare dai cavalli per separare la paglia dai chicchi e intanto alcuni addetti sollevano il tutto in modo che il vento possa allontanare la paglia, lasciando a terra solo il grano, che viene raccolto e diviso in sacchi. Questi verranno successivamente venduti all’asta ed il ricavato andrà a sostenere l’organizzazione per la festa della Madonna Incoronata. Tutte queste operazioni richiedono il lavoro dedito e costante di molte persone e sono sempre più i volontari che durante l’anno danno una mano, affinchè queste antiche tradizioni carovillesi restino vive. Durante la giornata verranno organizzati giochi popolari, come quello dell’altezza del cesto, ed altri più adatti ai bambini, come la corsa dei sacchi. Gli organizzatori hanno allestito uno stand culinario dove sarà possibile gustare tutti i piatti tipici della tradizione contadina. Il suono dell’organetto e della fisarmonica accompagnerà l’intera giornata, mentre la serata verrà rallegrata da balli e i canti con un gruppo musicale.