Costi della politica, il Pd contro i suoi consiglieri regionali: “Elettori indignati e promesse disattese”

Indennità e stipendi d’oro, la legge regionale approvata dalla maggioranza di centrosinistra continua a creare sdegno. Dura presa di posizione della segreteria cittadina di Termoli: “Ci dissociamo in maniera inequivocabile da tali dissennate norme legislative”. Intanto un cittadino scrive a Frattura: “Dia l’esempio, provi lei a vivere con 1000 euro al mese”.

CAMPOBASSO. La legge del Molise di recente approvazione – proposta da Paolo Frattura e Vincenzo Niro – che, di fatto, aumenta le indennità ai politici regionali – o, almeno, non le diminuisce – continua a creare malumori e scossoni, soprattutto nel centrosinistra. A criticare le scelte del governatore e della sua maggioranza c’è anche la segreteria cittadina di Termoli del Partito Democratico che – senza mezzi termini – parla di promesse disattese. Non ridurre le indennità, per i democratici della città adriatica, significa “venir meno alla promessa di riduzione fatta da tutti gli eletti nella recente campagna elettorale, che ha visto la coalizione di centro-sinistra, di cui il nostro partito è parte fondamentale, vincere le elezioni regionali. Ancor più perché le risorse necessarie proverranno inevitabilmente da un ulteriore aggravio delle addizionali regionali Irpef, Irap e aumento del bollo auto, che nel prossimo anno 2014 peseranno ancor più su tutti i contribuenti molisani”.

La nota continua: “Con l’impegno di simpatizzanti, militanti e dirigenti il Pd ha contribuito decisamente alla vittoria della recente elezione per il rinnovo del Consiglio regionale conducendo una impegnativa campagna elettorale”, oggi – però – “si trova  a ricevere l’indignazione degli elettori per l’approvazione di tali discutibili provvedimenti. Pertanto, anche per dare risposta chiara e netta all’intera cittadinanza molisana circa la sua posizione in merito, il Partito Democratico di Termoli si dissocia in maniera inequivocabile da tali dissennate norme legislative e si adopererà per una revisione complessiva della legge al fine di un ragionevole taglio di tali elevati compensi“.

Intanto, un cittadino – attraverso una lettera pubblica – scrive al governatore Frattura: “Negli ultimi giorni si parla molto dei debiti della pubblica amministrazione e dell’innalzamento delle aliquote Irpef, Irap e bollo auto, destinati a risanare appunto questi debiti. Nulla di anomalo,se non il fatto che io come tanti vivo con uno stipendio medio di 1.000 euro al mese, pagando anche casa, bollette varie eccettera, eccetera. Premesso che non fumo, non bevo alcolici, non faccio uso di sostanze stupefacenti, non tento la fortuna, a stento arrivo a fine mese, facendo tantissimi sforzi,come potrei fare quest’ulteriore sacrificio? La inviterei a vivere anche per un solo mese con il mio stipendio, mi dimostri come fare questi “sacrifici”, in modo che io la possa seguire a ruota“.