Quel pasticciaccio brutto della Protezione Civile. Cavaliere: “Imprese ancora non pagate”

Nicola Cavaliere

Il Governatore prometteva: “5 milioni in pochi giorni”. Ma il nuovo direttore dell’Agenzia (secondo i ben informati) ancora non firma per sbloccare i soldi ad aziende sempre più a rischio fallimento. L’esponente Pdl incalza: “Cosa sta accadendo?”

CAMPOBASSO. E’ passato quasi un mese (era il 25 luglio) da quel famoso annuncio in cui il Governatore prometteva, nel giro di pochi giorni, l’anticipazione di 5 milioni di euro all’Agenzia regionale di Protezione civile. Soldi che, secondo lo stesso Frattura, sarebbero stati poi immediatamente incassati da imprese ormai sull’orlo del fallimento e alla disperata ricerca di liquidità. Qualcosa, però, a quanto pare non ha funzionato.
“Stando a ciò che è stato riferito dai bene informati – rivela Nicola Cavaliere – il neo direttore dell’Agenzia (chiamato a sostituire improvvisamente Giuseppe Giarrusso e scelto dalla Giunta perché considerato come il più idoneo a svolgere questo tipo di ruolo), non ha ancora firmato i mandati di pagamento. Le imprese, di conseguenza, non hanno ancora incassato i soldi promessi sui giornali da Frattura. Perché? E per quale ragionevole motivo il direttore non firma?”.
“Un bel pasticcio, – prosegue l’esponente Pdl – l’ultimo di una lunga serie creato da una maggioranza che si fa scudo dietro il tanto reclamizzato spoil system, ma che poi non fa altro che ingolfare ulteriormente la macchina burocratica e creare disagi seri. Anche perché il cambio dei vertici presso gli enti, operato in sintonia con il cambio dei governi (come avviene in America), non può certo essere operato sacrificando i cittadini, i loro diritti e i loro sacrosanti bisogni. Soprattutto oggi, in un contesto economico ad altissimo rischio, dove pure un piccolo ritardo può costare davvero caro e far crollare un intero sistema. Ma il centrosinistra ci ha purtroppo abituati a questi teatrini: spacciano per nuovo e moderno ciò che invece è vecchio e ammuffito, parlano di progresso e poi rischiano con questi pastrocchi di mandare sul lastrico imprenditori e lavoratori. Bel modo di far evolvere una Regione”.
“Il presidente della Giunta – conclude il consigliere del Popolo della Libertà – non può continuare a scappare, a nascondersi dietro un silenzio assordante, inquietante e ingiustificato. Così come non può pensare di cavarsela buttandola sempre sul personale o con battute a effetto sul sottoscritto (colpevole forse di rovinargli le giornate). Non deve rispondere a me. Ma a tutte quelle persone che hanno creduto in lui e adesso pretendono soluzioni immediate e concrete. Il futuro di tante aziende e famiglie è nelle sue mani. C’è ben poco da scherzare”.