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“E’ imbarazzante trovarsi nel pronto soccorso di Campobasso”. La denuncia di un cittadino speciale

Cardarelli

Il Sindaco Di Bartolomeo racconta la sua incredibile esperienza presso la struttura del Cardarelli. E promette: “Mi impegnerò per risolvere la situazione” 

 

CAMPOBASSO. “E’ stato alquanto imbarazzante  trovarsi per problemi di salute in un pronto soccorso come quello di Campobasso che, si ricorda agli addetti ai lavori, è un Dea (Dipartimento di Emergenza ed accettazione) di secondo livello con circa 40mila accessi l’anno. Inenarrabile la situazione che vede un solo medico nelle ore notturne per l’intero turno che dura 12 ore, durante le quali giungono i casi più disparati, partendo dai pianto dei bambini (indicibilmente senza guardia pediatrica notturna attiva in un raggio di circa 80 chilometri), i giovani agitati con teste fracassate, gli incidentati e gli anziani. Insomma un agglomerato umano di sofferenze a cui un medico solo deve far fronte, unitamente agli infermieri di turno, cercando quanto più possibile di conferire quel decoro assistenziale e professionale che garantisca dei livelli assistenziali costituzionali”. 

La denuncia non arriva da un cittadino qualsiasi. Ma a parlare è il sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo. Che racconta così la sua esperienza, avvenuta in prima persona, presso il pronto soccorso del Cardarelli. 

“A questi medici, agli infermieri ed a tutto il personale va il mio ringraziamento e quello di tutte le persone che avvalendosi dell’incornmensurabile impegno di questi operatori, hanno  trovato adeguate risposte volte a risolvere o quantomeno ad alleviare le proprie pene, i propri dolori, in ambienti architettonicamente belli, ma inadeguati per la mole del|’utenza che molte volte vi dimora giorni interni in attesa di un posto letto”. 

“Non è possibile – conclude il primo cittadino – accettare in silenzio tale contesto. Un medico è chiamato a salvare vite umane e per tale ragione deve mantenere una concentrazione elevatissima che non può garantire per 12 ore consecutive, da solo! E’ illogico, irrazionale! E’ una situazione inaccettabile a cui gli addetti ai lavori: i vari direttori dipartimentali, ospedalieri, sanitari, aziendali, fino ai massimi livelli della politica regionale, devono porre ‘ad horas’ un cortese immediato intervento risolutore ai fine di evitare che succeda il peggio. La situazione è tale per cui io non abbasserò la guardia e sarò pronto ad ogni forma di impegno volta a risolvere questa indecorosa situazione”. 

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