Solidarietà della politica a Musacchio, Massimo Romano non ci sta: “Solo retorica di facciata”

Attestati di stima al presidente della Corea da Frattura, Erminia Gatti e Totaro. Ma il leader di Costruire Democrazia non si accontenta: bisogna essere conseguenti e rivedere i costi della politica

CAMPOBASSO. “La nostra solidarietà a Vincenzo Musacchio”: sono queste le prime parole del presidente della Regione Molise Paolo Frattura, sul caso. La condanna del governatore per le minacce al presidente della Commissione regionale anticorruzione è forte e dura. Anche il tutore pubblico dei minori, l’avvocato termolese Erminia Gatti, ha parole di conforto per Musacchio:” Gli chiedo di continuare a lavorare nell’interesse di questo Molise, che tanta strada ha ancora da fare, in tema di legalità, abusi, intrecci antichi fra politica e Pubblica amministrazione. Non si lasci intimidire da sporadici squilibrati.” Della stessa linea di pensiero il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Francesco Totaro. “Onesti, tenaci, scomodi, il professor Musacchio e la Co.Re.A. rappresentano un contrappeso democratico di indiscutibile valore morale e civile”. Questo è il grande attestato di stima per il presidente. Infine è intervenuto sulla questione Massimo Romano, ex consigliere regionale e leader di Costruire Democrazia, con toni molto duri ma sicuramente fuori dal coro. In sostanza, a suo dire la solidarietà deve esserci ma deve essere concreta, non solo a parole. “Nella breve ma intensa attività della Co.re.a., le denunce più significative hanno riguardato lo scandalo dei gruppi consiliari, l’aumento delle indennità dei consiglieri regionali (mascherato da riduzione) e la spartizione delle poltrone degli enti al di fuori, e spesso in violazione, delle regole minime di competenza e talvolta proprio di decenza”. Un attacco, quello di Romano, a tutti coloro i quali adesso si starebbero mostrando solidali, ma solo di facciata. Quello che non si spiega l’ex consigliere è perché – non essendo i politici locali mai stati interessati ai temi proposti da Musacchio – adesso dovrebbero difendere ed esaltare la legalità. Prosegue infatti nel suo comunicato: “Se si ritiene che Musacchio abbia ragione, che aspetta la politica a prenderne atto ed essere conseguente? Che si tratti di disporre il recupero coatto dei soldi dei gruppi, che si tratti di dimezzare gli stipendi o di fare un passo indietro rispetto a poltrone ricevute senza possedere nemmeno uno straccio di titolo. Altrimenti quella solidarietà è solo un penoso esercizio di retorica banale, per non dire ipocrita. Perché non fare davvero un gesto politico forte – conclude Romano – rispondendo nel merito alle sacrosante richieste della Co.re.a., per dimostrare davvero, e non a chiacchiere, che non siamo disposti, come comunità, a lasciare da solo Vincenzo Musacchio nella lotta di contrasto alla corruzione?”.