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Il Molise e il centrosinistra delle cause perse

Giunta frattura

Sei mesi di legislatura regionale tra errori madornali e incredibili autogol 

CAMPOBASSO. Il Molise, rivelava giorni fa un’inchiesta, è terra di avvocati. Il centrosinistra molisano, invece, è a quanto pare pieno di  ”avvocati” delle cause perse. Perché fanno sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato. Basta guardare a quello che sono riusciti a combinare in questi primi sei mesi di legislatura regionale, dopo il dominio del centrodestra e di Michele Iorio lungo più di un decennio.

Aprile 2013: con il vento della crisi economica che spira forte da una parte e quello dell’antipolitica dall’altra, loro che fanno? Si barricano nel Palazzo di via Genova e perdono giornate intere in infiniti e inutili vertici di maggioranza per provare a risolvere la storia (per nulla popolare) del quinto assessore, prima di ripiegare sulle deleghe assegnate ai consiglieri. Risultato? Immagine compromessa a poche settimane dal trionfale successo alle urne e problemi interni alla coalizione per nulla risolti.

Ma il vero capolavoro è stato realizzato un paio di mesi dopo. Quando, nello stesso giorno (uno dei più assurdi della storia istituzionale e politica della nostra Regione) la maggioranza ha aumentato le tasse e ha praticamente annullato i tagli agli stipendi e ai costi della politica. “Voi vi sacrificate, noi no”, questo il nome del piatto indigesto che i tg hanno servito sulle tavole molisane ad ora di pranzo. Peggio di così (anche dal punto di vista della comunicazione) non si poteva davvero fare. Prima di arrivare alla cronaca delle ultimissime ore: sistema sanitario in profonda crisi, i tagli imposti in questi anni da Roma contribuiscono a creare disagi presso le strutture della Regione, sui giornali locali imperversano le denunce di cittadini che raccontano la loro odissea presso i pronto soccorso di Termoli, Venafro e Campobasso, e anche il personale (ormai ridotto al lumicino) chiede maggiori tutele e garanzie. Ma loro, sempre loro, che fanno? Se ne danno di santa ragione a colpi di comunicati stampa. Governatore e assessore della stessa Giunta, l’uno contro l’altro proprio sull’incandescente tema della sanità. Un tempismo, anche in questo caso, perfetto.

Adesso sarà dura, durissima, riconquistare quegli elettori (e sono tanti) che a febbraio hanno votato centrosinistra e a fine agosto sono sempre più convinti di aver puntato (pure loro) tutto su una causa persa. 

 

                                                                                                                                                                             jones 

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