Massimo l’impegno della Regione per un progetto triennale. Centrale l’operato dei Comuni quali enti gestori. Piccolo sforzo chiesto anche alle famiglie
CAMPOBASSO. Sono stati stanziati 4,39 milioni di euro per le sezioni primavera nel triennio 2014-2016. L’offerta riguarda i servizi educativi ai bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi. All’incontro convocato dal vicepresidente della Giunta regionale nonché assessore alle Politiche sociali e all’Istruzione, Michele Petraroia, erano presenti Michele Colavita, direttore regionale del servizio politiche sociali e assistenza socio-sanitaria, Fabio Calandrella in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, Michelina Spina in qualità di delegato Anci e i rappresentati dei sindacati del settore. Grande l’orgoglio per il fatto che l’accordo raggiunto sia su base pluriennale. Centrale sarà il compito dell’Ufficio scolastico in quanto dovrà trovare il giusto personale da affiancare a bimbi interessati alle sezioni primavera. Il personale, a questo punto, andrà a firmare un contratto con le scuole di riferimento. Saranno i Comuni, però, a svolgere il ruolo determinante di ente gestore nella sfida che il Governo regionale si è dato di pianificare l’ offerta educativa pluriennale. I Comuni dovranno predisporre, raccogliere, verificare i requisiti dei progetti di servizio “Sezioni primavera” che perverranno da parte di soggetti pubblici e privati del territorio. E, successivamente, trasmetterli alla Regione Molise, la quale provvederà, attraverso un apposito tavolo tecnico interistituzionale, ad esaminare i progetti presentati e a predisporre l’apposita graduatoria. Per quanto riguarda i finanziamenti, saranno strutturati su impegno orario e numerosità delle classi. Il finanziamento regionale potrà quindi oscillare da un minimo di 10mila euro per ogni sezione con 5-9 bambini ed un impegno giornaliero compreso tra le 5 e le 6 ore, ad un massimo di 30mila euro per ogni sezione con 15-20 bambini ed un impegno giornaliero compreso tra le 7 e le 9 ore. L’impegno della Regione dovrà infine essere integrato da un piccolo sforzo fatto dalle famiglie sulla base del reddito Isee, ovvero l’Indicatore dell situazione economica equivalente di ciascun nucleo familiare. Da qui emergerà una percentuale da integrare alle somme precedenti. “Ritengo assolutamente positivo l’incontro – ha affermato Petraroia – perché, attraverso la sottoscrizione del protocollo d’intesa, ci siamo impegnati a promuovere e rafforzare nel territorio molisano le politiche locali per l’infanzia”.