Soppressa la scuola primaria della casa circondariale

La denuncia di Sara Angelone, presidente regionale dell’Anief: si sta violando la Costituzione mentre altri istituti con scarsa affluenza di alunni restano aperti per ‘raccomandazione’

ISERNIA. Per l’anno scolastico 2013/2014 la sede della scuola primaria presso la casa circondariale di Isernia, in organico al Centro territoriale permanente – direzione didattica I circolo è stata soppressa. Questo è l’annuncio di Sara Angelone, esponente del direttivo regionale dell’associazione professionale sindacale Anief. Il problema è che tale chiusura va a violare la Costituzione, l’art. 27 nello specifico, venendo a mancare la rieducazione e il reinserimento dei detenuti nel sociale. L’attacco è ancora più forte perché tale chiusura va a cozzare con istituti scolastici rimasti attivi nonostante “una popolazione studentesca esigua, rispetto a quanti avrebbero bisogno di insegnamento stando nelle carceri”. Infatti, “gli alunni di queste scuole potrebbero facilmente raggiungere istituti limitrofi, a differenza degli alunni detenuti ai quali, sopprimendo la scuola nella loro sede carceraria, viene pregiudicato in maniera irreversibile il diritto al trattamento rieducativo”.  La conclusione della Angelone è dunque delle più dure: “Risulta evidente che, la scelta effettuata dall’amministrazione scolastica provinciale di Isernia viola le norme fondamentali della convivenza civile e rivela una scarsa sensibilità nei confronti di un’utenza che non può in alcun modo far sentire la propria voce in merito”.