Caos sanità, valanga di critiche dai medici sul governatore: “Frattura, dimettiti”

L’Anaao Assomed, quella dei cardiopatici molisani e il Comitato San Timoteo incalzano il governatore-commissario  e non nascondono la loro preoccupazione sul modo in cui sono stati gestiti fino adesso i problemi: “In atto una guerra tra chi vuole restituire un ruolo alla sanità pubblica e chi invece vuole ridimensionarla a favore del privato”

CAMPOBASSO. Dubbi e malumori sul modo in cui viene gestita, in questi giorni, la sanità molisana. Partiamo dall’Anaao Assomed, Associazione dei Medici Dirigenti, che esprime grave preoccupazione in merito “alle vicende che coinvolgono il top management dell’ Asrem. Per una regione ancora in Piano di rientro dal debito sanitario (si parla di 50-60 mln di euro) la mancanza di una direzione aziendale è particolarmente esiziale. Il presidente-commissario-assessore alla Sanità Paolo Di Laura Frattura ha risospeso il precedente direttore generale Percopo ed ha esonerato il direttore generale in carica Ruta (nominato dal precedente commissario ad acta Filippo Basso) i quali erano stati entrambi rimessi al loro posto da sentenze giudiziarie rimandando ad una scelta successiva il nuovo dg,

Ma in questo modo – secondo l’Associazione dei medici – ogni decisione è stata bloccata ed il pur minimo rinnovamento intrapreso è stato annullato. Si è in attesa del nuovo Piano operativo (che dovrà essere presentato agli organi ministeriali entro i primi di settembre prossimo), ma è anche vero che il Piano Sanitario Regionale 2013-2015 non ha ancora visto la luce ufficiale pur essendo stato delineato circa un anno fa. L’assenza di linee programmatiche precise ha fatto emergere critiche campanilistiche persino nell’ambito della stessa Giunta regionale“. 

“Gli operatori – si legge nella nota – del resto sono preoccupatissimi circa l’avvenire dello stesso Servizio sanitario regionale pubblico, in quanto una crisi finanziaria si sta tramutando in una crisi strutturale (vedi i problemi quotidiani dei Pronto Soccorso ospedalieri) la quale, inevitabilmente, comporterà ulteriori tagli che penalizzeranno le strutture “minori”, qualora il cambiamento imposto da risorse economiche ridotte e visioni assistenziali diverse non verrà governato e ed indirizzato nella direzione della salvaguardia e tutela della salute di tutti i cittadini molisani. Ovunque assi abitino, dal grosso centro urbano fino al più piccolo paese montano”. 

E infine un appello al Governatore: “In questo contesto, l’Anaoo Assomed del Molise rivolge un sollecito invito al presidente Frattura al fine di un suo intervento decisivo per risolvere il problema sanitario che da sette anni incombe sulla regione, legato al malgoverno clientelare di amministrazioni precedenti: si dichiara pronto a mettere in campo la sua esperienza qualora venga richiesta in linea con la sua storia di sindacato propositivo.

Durissimo invece l’attacco dell’Associazione dei Cardiopatici del Basso Molise Cuore Molisano: “Ora abbiamo superato ogni limite di sovraumana pazienza e tolleranza e riteniamo, giusto e sacrosanto, nel “solo” ed esclusivo interesse di tutti gli utenti dei nosocomi pubblici esistenti nella Regione Molise. Per tali ragioni e questa volta per dire fermamente basta ai teatrini, di pessimo gusto, cui questo Governo regionale ci ha ormai abituato“. 

Poi una serie di domande al Presidente Frattura: “Cosa è cambiato per lei tanto da farla passare dal ruolo di Ponzio Pilato a quello di Yosef Bar Kayafa nei confronti di Carmine Ruta (cui ripresentiamo e rinnoviamo il nostro sentito apprezzamento e appoggio)? Lei ha svolto il ruolo di Ponzio Pilato almeno fino il giorno 18 aprile 2013, a Roma quando compì la sua missione romana, accompagnato dall’ormai illegittimo commissario Filippo Basso (vedi recente Sentenza Tar Molise con ricorrente Percopo) per la famosa riunione al “tavolo Massicci” e nella stessa serata (ore 19 ca.) tutte le testate giornalistiche molisane riportavano la notizia: ‘Sanità, missione compiuta: sbloccati 118 milioni di euro’, di cui 55 tolti dai fondi Fas e 63 di premiali del Fondo sanitario. Poi è tornato il 16/7/2013,sempre a Roma, ma assieme al direttore generale Carmine Ruta, per presentare il Piano Operativo 2013-2015, redatto con zelo e obiettività dallo stesso direttore generale, che nel contenuto è l’esatto contrario della proposta di Psr. Ora ha atteso che Carmine Ruta facesse i suoi passi, ci fosse il pronunciamento del Consiglio di Stato e poi ha tentato il colpo basso facendo tabula rasa dei vertici: né Percopo né Ruta, che oggi viene bocciato sonoramente e nuovamente dai Giudici di Appello. Lei, governatore Frattura non peccherebbe di umiltà se, dopo questa ennesima figuraccia facesse un pensierino per rimettere il suo mandato“. 

“La sensazione – scrivono invece dal Comitato San Timoteo –  è che sia in atto una guerra, nemmeno tanto sotterranea, tra chi vuole restituire un ruolo alla sanità pubblica e chi invece vuole ridimensionarla a favore del privato. Tutto questo fa tornare alla mente il buon detto contadino: gli asini litigano e i barili si sfasciano”

“Il Comitato, ritenendo di interpretare anche le preoccupazioni di tutti i cittadini, sollecita risposte chiare e comportamenti coerenti da parte degli amministratori regionali ai quali si ricorda altresì che il voto non li esime dal rendere conto, giorno per giorno, alle popolazioni delle loro azioni e non solo alle scadenze elettorali“.