HomeSenza categoriaLa 'superstangata'. Ancora tasse, la Giunta Frattura aumenta del 70% le concessioni...

La ‘superstangata’. Ancora tasse, la Giunta Frattura aumenta del 70% le concessioni regionali

Non bastava l’aumento del bollo auto, dell’addizionale Irpef e dell’Irap a carico dei molisani. Il governo regionale ha deliberato ulteriori aumenti in materia di tasse sulle concessioni regionali. Licenze, autorizzazioni e tributi più cari per ristoranti, alberghi, farmacie, agenzie di viaggio, ambulatori medici, società di trasporto passeggeri, stabilimenti balneari, di smercio, produzione di acque minerali e campeggi. La proposta di legge licenziata dalla Giunta deve ora essere approvata dal Consiglio regionale.

CAMPOBASSO. Garantire maggiori entrate nelle casse regionali, un dramma. Quale migliore strategia se non l’inasprimento della tassazione? Così – se dal 1 gennaio 2014 la busta paga dei lavoratori molisani sarà più leggera per l’aumento dell’addizionale Irpef, recentemente approvata dal governo Frattura – il rischio è che un’ulteriore stangata arrivi per commercanti e diverse attività. Infatti, la Giunta regionale – con delibera n. 391 del 13 agosto 2013, votata all’unanimità da Paolo Frattura, Michele Petraroia, Vittorino Facciolla, Pierpaolo Nagni e Massimiliano Scarabeo – ha approvato la proposta di legge regionale riguardante il riordino della disciplina in materia di tasse sulle concessioni regionali.

COSA PREVEDE LA PROPOSTA? “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario”, questo il nome della proposta licenziata dal governo regionale che ridetermina il sistema dei tributi propri, istituiti dalla regioni con proprie leggi in relazione ai presupposti d’imposta non già assoggettati ad imposizione erariale. Essi – dunque – sono tributi ampiamente manovrabili dalla normativa regionale, a differenza di altri tributi come la tassa automobilistica e l’addizionale regionale irpef considerati tributi propri derivati, cioè istituiti e regolati da leggi statali e il cui gettito fiscale è – però – attribuito alle regioni. In sostanza, il governo Frattura propone di aumentare la tariffazione delle tasse sulle concessioni regionali che colpiscono i seguenti settori di attività: igiene e sanità, caccia e pesca, agricoltura, acque minerali e termali, cave e torbiere, turismo e ristorazione.

TASSE PIU’ SALATE PER? I principali soggetti obbligati al pagamento delle predette tasse sono: farmacie, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti, ambulatori medici, stabilimenti di produzione e smercio di acque minerali, società di trasporto passeggeri, etc. La normativa regionale che regola la materia delle tasse sulle concessioni regionali risale al 1983. “La nuova legge regionale, da approvare preferibilmente entro il 2013, al fine di assicurare la sua vigenza dal 1 gennaio 2014, garantirebbe un gettito tributario certo all’Amministrazione regionale. Le nuove tariffe contemplano solo le tasse che – ad un primo esame – potrebbero essere applicate sul territorio regionale, ma è nei poteri spettanti al Consiglio regionale la possibilità di provvedere diversamente” – si legge nel documento istruttorio approvato dalla Giunta regionale -. I nuovi importi subiranno un aumento del 70% rispetto all’attuale tariffazione. Insomma, nuovi, ulteriori e consistenti aumenti di imposte a carico dei molisani mentre le indennità e gli stipendi di consiglieri e assessori regionali continuano abbondantemente a superare gli 8.000 euro al mese.

 

Più letti

Tra conservazione e innovazione: via libera al finanziamento per 19 manifestazioni...

La Giunta regionale ha approvato il progetto Molise Roots CAMPOBASSO. Eventi da valorizzare, salvaguardare e promuovere: con apposita delibera la Giunta regionale ha approvato il...
spot_img
spot_img
spot_img