Scuolabus, il Comune: nessuna disparità di trattamento

Il Municipio replica ad Angelo Cutone: il prezzo è fatto da un gestore esterno all’ente pentro. Le tariffe cambiano a seconda del territorio di provenienza dei bambini

ISERNIA. Con riferimento alle parole del consigliere di minoranza Angelo Cutone, relativi alle tariffe praticate dal servizio scuolabus comunale per gli alunni che frequentano i plessi scolastici ubicati in San Lazzaro, “va opportunamente chiarito che il trasporto con gli scuolabus viene erogato dal Comune tramite gestore privato, scelto a seguito di bando di gara”. Lo afferma il Municipio pentro tramite una nota dell’ufficio stampa. “Il trasporto viene garantito ai soli alunni residenti fuori del centro cittadino, che devono raggiungere il plesso scolastico cui appartengono in base alla borgata di residenza. Tali utenti pagano la tariffa direttamente al comune, variata per fasce di reddito”. La tariffa massima è di 20 euro al mese. Quindi il servizio è attivo e disponibile solo per chi non risiede a Isernia città. Il nodo della questione è molto semplice e ruota tutta intorno alla libertà di azione che ha il gestore del servizio di intervenire su quei soggetti che vengono considerati fuori zona di competenza. “Sulla base delle norme contrattuali, il gestore privato è libero di estendere il trasporto a beneficio di soggetti non aventi diritto (cosiddetti “fuori zona”), concordandone privatamente il prezzo, che tuttavia deve mantenersi entro il 30% di aumento rispetto alla tariffa massima praticata dal Comune”.Tutto questo serve a chiarire il dibattito nato sulla disparità di trattamento per i bambini delle due scuole con sede a San Lazzaro. Ultima precisazione sui pagamenti che potrebbero risultare differenti agli occhi della popolazione: “Si assicura che per gli utenti aventi diritto, il Comune di Isernia pratica differenze tariffarie solo in ragione del reddito”.Scuolabus,