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Protezione Civile, cambia ancora il vertice. Via Tamburro, arriva De Lisio

In tre mesi, tre cambi: defenestrato l’architetto Giuseppe Giarrusso, via l’ingegnere Riccardo Tamburro, arriva la dottoressa Alberta De Lisio. Sarà la dirigente regionale a ‘guidare’ l’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Il governatore Frattura in conferenza stampa: “Abbiamo raggiunto risultati straordinari tra debiti e incoerenze”. Replica l’ex presidente Iorio: “Falso, volevate fare la rivoluzione ma avete soltanto bloccato tutto”.

CAMPOBASSO. Non si placa la polemica sulla ricostruzione post sisma. Ed è ancora botta e risposta tra il governatore Paolo Frattura e l’ex Presidente Michele Iorio. Intanto, ennesimo cambio al vertice dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Dopo la sospensione dell’architetto Giarrusso e l’arrivo dell’ingegnere Tamburro è la volta di Alberta De Lisio, direttore dell’Avvocatura generale della  Regione Molise. “Lascio per scelta personale, troppe polemiche attorno a me”, spiega Tamburro. L’annuncio del cambio di vertice in conferenza stampa: il governatore Frattura – insieme al consigliere regionale Salvatore Ciocca – ringraziando più volte per “lo straordinario lavoro svolto” il direttore Tamburro, parla di sprechi eliminati e spese tagliate: “Il piano antincendi è costato un milione di euro in meno rispetto allo scorso anno”. Nel 2012, però, a fronte di un’estate decisamente più torrida, il piano è partito a giugno e si è interrotto a ottobre. Nel 2013, invece, il piano è partito soltanto ad agosto.

Frattura parla di ricostruzione post sisma , ferma – dice – al 35% : “Abbiamo predisposto un primo pacchetto di interventi per la ricostruzione di edifici privati di classe A dell’importo di 90 milioni di euro. In via di completamento, altri due pacchetti per interventi su edifici scolastici e di altre opere pubbliche: firmeremo presto appositi accordi di programma quadro che sbloccheranno risorse per 100 milioni”. Poi, si ferma a ragionare sui costi del personale dell’Agenzia di Protezione Civile: “Troppi dipendenti, 218 persone, che hanno assorbito 5 milioni di euro a fronte dei 6 messi a disposizione dalla delibera Cipe 62/2011”. Infine il governatore rassicura: “Sforeremo il patto di stabilità, se ce ne fosse bisogno, per pagare i crediti alle imprese che hanno lavorato alla ricostruzione“.

Immediata la replica dell’ex presidente Michele Iorio che, a margine della conferenza stampa, torna sul tema “per ristabilire ancora una volta la verità dei fatti”: “Non è vero che la ricostruzione è ferma al 35%. Per le opere pubbliche siamo intorno al 90% e per i progetti edilizi privati siamo ben oltre” – scrive il leader del centrodestra -. “La polemica sui dipendenti è addirittura stucchevole. Sono 218 le persone che lavorano per la ricostruzione, selezionate con pubblico concorso, per un periodo di tre anni, la cui copertura finanziaria è garantita dalla stessa delibera CIPE. Mi piacerebbe sapere quali compiti abbiano svolto queste persone in questi sei mesi di stallo, determinati dalla vostra cosiddetta rivoluzione“. “Non è che qualcuno ha pensato di sostituire la funzione dei dipendenti dell’Agenzia presso i Comuni e presso la Regione con incarichi esterni – studi professionali privati – che moltiplicherebbero il costo della ricostruzione?” – si chiede Iorio – “Perché se così fosse, sarebbe molto grave. Ma su questo avremo modo di ritornarci, non appena avrai deciso quando e come fare il confronto pubblico che io ha accettato ben volentieri“.

L’ex presidente, infine, ricorda a Frattura che “i 90 milioni di euro, cui tu fai cenno, sono progetti esecutivi già oggetto di decretazione da parte mia, come commissario. Nota bene, se tra i professionisti della politica vuoi inserire anche me, sappi che io una professione ce l’ho e mi sono dedicato alla politica per passione e senza interessi specifici da curare. Spero che anche tu possa dire altrettanto“, conclude Iorio.

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