Alcune famiglie di Castleromano pronte a rinunciare al servizio. Bambini residenti nella stessa frazione che viaggiano sullo stesso scuolabus per frequentare due istituti diversi, ma ubicati entrambi a San Lazzaro, pagano il biglietto con tariffe diffrenziate
ISERNIA. Nella giornata di ieri, una quindicina di mamme di Castelromano si sono incontrate con il consigliere comunale Angelo Cutone. Motivo dell’incontro è ancora il problema dello scuolabus e la differenza di pagamento che viene applicata ai bimbi che frequentano la San Giovanni Bosco rispetto agli alunni della San Pietro Celestino. Ricordiamo che le due scuole presenti a San Lazzaro sono situate in plessi praticamente confinanti, ma quelli della San Pietro Celestino pagano 5 euro in più. Nel momento in cui la sede della San Pietro Celestino fosse ancora ubicata nel centro storico, la maggiorazione verrebbe giustificata dalla necessità del pullmino di fare un tragitto diverso,spiega Cutone. Ma ora non c’è più quest’esigenza. Bambini residenti nella stessa frazione che viaggiano sullo stesso scuolabus per frequentare istituti situati nello stesso quartiere, tuttavia, pagano il biglietto con due tariffe diverse. Ecco perché la risposta del Comune, pervenuta nella giornata di ieri, non ha soddisfatto nessuno. La libertà di azione del gestore del servizio è considerata impropria dalle famiglie, specialmente quelle con due o più figli a carico che frequentano l’istituto con il sovrapprezzo. Dunque, alcune mamme stanno pensando addirittura a non usufruire oltre del servizio. “Non può esserci la discrezionalità del gestore in una situazione del genere – chiosa Cutone -. Accetto quanto detto dal Comune e so che la colpa non è dell’attuale amministrazione, ma non posso certo condividere. La società che gestisce il servizio scuolabus ha un introito maggiorato non dovuto dal punto di vista sostanziale. Parlerò con l’assessore Amendola e vedremo se è possibile ritoccare la convenzione o studiare una soluzione diversa” .