Il governo di centrosinistra ‘dimentica’ i fondi ereditati dalle iniziative messe in campo dai governi Iorio, nonostante la gravissima crisi occupazionale che coinvolge soprattutto le nuovi generazioni. Pressing del Pdl sulla maggioranza
CAMPOBASSO. I dati provvisori forniti dall’Istat sono impietosi. E non lasciano spazio all’immaginazione. La disoccupazione giovanile, soprattutto nel Mezzogiorno, ha ormai assunto i contorni di una vera e propria tragedia. La crisi continua a ‘bruciare’ a ritmo incessante centinaia e centinaia di posti di lavoro. E non guarda alle differenze di genere. La disoccupazione cresce sia per gli uomini che per le donne. E dunque il Molise, parafrasando il celebre film dei fratelli Coen, ‘non è un paese per…giovani’. Nella nostra regione, il tasso, nella fascia d’età 15-24 anni, è salito al 28%, aumentando di 0,3 punti percentuali su base mensile e di 1,3 punti su base annua. I giovani, ancora una volta, dunque rappresentano la categoria più vulnerabile, quella più colpita dalla ormai cronica mancanza di lavoro. “Aiutiamo i giovani a re-inserirsi nella società” è questo il messaggio che Nicola Cavaliere e Angiolina Fusco Perrella, hanno voluto mandare alla giunta regionale.
” Non sono state ancora prese – continuano – delle misure e azioni convincenti e soprattutto atte a modificare l’attuale trend. I giovani molisani – proseguono gli esponenti Pdl – hanno bisogno di avere delle risposte concrete. Mai come oggi viviamo in un periodo di crisi e di profonda incertezza, in particolare sotto il profilo occupazionale che attanaglia soprattutto le nuove generazioni. Gli ultimi dati sono inquietanti, soprattutto se messi in relazione alla crescita in termini occupazionali fatta registrare negli anni precedenti. “L’attuale gestione di Governo ha a disposizione risorse grazie ad interventi incisivi effettuati in passato i quali hanno dato vita a progetti concreti come, ad esempio, il bando pubblico ‘Giovani al lavoro’ e il ‘Piano integrato Giovani’ (unico in Italia e che ha coinvolto Molise e Abruzzo); piani che avevano condotto ad un incremento dell’occupazione. La situazione è grave, le piccole e medie aziende chiudono i battenti e i giovani migliori vanno via da questa splendida regione. Questo appello non vuole essere una critica fine a se stessa ma un invito a fare di più. Dobbiamo restituire un futuro ai nostri ragazzi e non farli cadere nella rassegnazione più completa. Alla giunta regionale chiediamo di inserire tra le priorità dell’agenda politica al più presto un dibattito pubblico per cercare di individuare un programma di interventi volti a garantire non solo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali (che pure è un tema per noi di fondamentale importanza) ma soprattutto l’accesso al mercato del lavoro di molti giovani. Ci sono a disposizione dell’attuale maggioranza ben 5 milioni e 400 mila euro per la quarta annualità del bando ‘giovani al lavoro’, non è certo un intervento risolutivo ma comunque può avere la sua ricaduta positiva sull’occupazione dei nostri ragazzi. Così come bisogna assolutamente lavorare – concludono – per mettere in campo altre iniziative finanziate da Stato nazionale e Comunità Europea per arginare il crescente fenomeno della disoccupazione”.
