La nota del Collettivo 2k8: “Scenario a fosche tinte e privo di risposte”
CAMPOBASSO. “La soppressione dei fondi apq per l’innovazione e la ricerca universitaria mette in luce molteplici problematiche della politica universitaria in Molise. In una battaglia a suon di comunicati stampa (in piena campagna immatricolazioni) tra giunta regionale e Unimol, è palese come ormai ci si trovi in un’ impasse, un’assenza di dialogo e quindi di ricontrattazione. Con la delibera n 362 di luglio e la cancellazione dei 22,25 mln di euro,la giunta ha deciso di privare l’università di fondi per la contrattualizzazione di ricercatori e la costruzione di poli scientifici. Grave, per noi del Collettivo 2k8, che tali risorse, benché non vincolate nei fondi assegnati dal CIPE, siano state utilizzate per affrontare alcune criticità, quali il deficit della sanità (55 mln), ponendo così, con una giustificazione inaccettabile, in secondo piano la ricerca e l’istruzione. Al contempo suscita preoccupazione la mancanza di chiarezza: si garantisce l’impegno nel reperire fondi , ma non si specifica come, quando e con quali importi verrà rimodulato il PAR-FSC . “Di fronte a queste scelta”, si legge nel comunicato della giunta,” ci siamo impegnati a far attivare un’ulteriore ricerca, presso i Servizi competenti, per un’eventuale nuova copertura degli interventi annullati a valere su programmi e poste diverse, facendo convergere, se possibile, su di essi nuove economie.”. Ciò delinea uno scenario a fosche tinte e privo di risposte.
Tuttavia noi studenti del Collettivo 2k8 vogliamo nuovamente sottolineare che la ricerca e l’innovazione non sono solo etichette; la costruzione di nuovi poli scientifici, se scissi dall’offerta formativa, rappresenta l’ennesimo esempio di “cattedrali nel deserto”, fenomeno tristemente noto agli studenti Unimol. Non è sufficiente, infatti, ergersi a difesa dell’innovazione universitaria, senza contestualmente analizzare e verificare in che modo siano gestite le risorse. Come Collettivo 2k8 auspichiamo pertanto che la diatriba, sterile specialmente nei toni , sia accantonata e siano quindi stanziati i fondi per una ricerca corredata da progetti validi, una ricerca di qualità, che sia vettore di innovazione e non frutto di una gestione universitaria poco trasparente”.