Dopo aver cancellato 22 milioni di euro per la ricerca e le infrastrutture universitarie, la Regione Molise ha deciso di revocare all’Ateneo anche il contributo di 45 mila euro per il canone di locazione dell’ex Seminario della Curia di Isernia, sede dei corsi di laurea di Scienze Politiche e Lettere. Il governatore Frattura, abilissimo comunicatore, ha annunciato: “Facoltà salve, abbiamo stanziato 193 mila euro per il loro mantenimento”. Ma quei soldi sono semplicemente la quota associativa ordinaria che la Regione Molise versa annualmente, dal 2007, al Consorzio Universitario, di cui è membro. Nulla a che vedere con il canone annuo di locazione che avrebbe dovuto essere aggiuntivo. E che la Regione, a questo punto, comunque non erogherà.
CAMPOBASSO. Paolo Frattura è un ottimo comunicatore, un capacissimo ammaestratore di parole. Così abile che riesce difficile non fargli i complimenti. Il miracolo, stavolta, è stato compiuto sull’università. Illustriamo i fatti: il canone annuo di locazione dell’ex Seminario della Curia di Isernia, sede di alcuni corsi di laurea dell’Università degli studi del Molise, rideterminato con decorrenza ottobre 2009, ammonta ad 80 mila euro a fronte del quale la Regione Molise si era impegnata a contribuire con un’erogazione annua pari a 45 mila euro per la durata del contratto. A seguito di sollecito inviato alla Regione Molise, finalizzato ad ottenere un concreto impegno finanziario, la Presidenza della Giunta ha comunicato l’impossibilità di accordare il suddetto contributo “anche in considerazione della circostanza che, attraverso il contributo annuo ordinario pari a 193.671,34 euro, quale quota associativa al Consorzio Universitario Molise, la Regione Molise concorre già al potenziamento delle strutture edilizie indispensabili allo sviluppo della formazione universitaria”. Nulla a che vedere quindi con il contributo al canone di locazione, che doveva essere aggiuntivo rispetto a tale somma – destinata, comunque, al Consorzio Universitario-.