Tavolo ministeriale aggiornato al 30 settembre, possibili ingressi italiani e internazionali. Sergio Ferreri, commercialista venafrano, vigilerà sulla situazione aziendale fino al 26 novembre, in attesa di novità sulla richiesta di concordato preventivo. Intanto, continua la protesta dei fasonisti
PETTORANELLO DEL MOLISE. Nuovi soci all’orizzonte, da un lato. Un commissario nominato dal tribunale per vigilare sulla situazione in attesa delle decisioni del giudice sulla richiesta di concordato preventivo, dall’altro. Si tratta del commercialista venafrano Sergio Ferreri, investito oggi dell’onere dal palazzo di giustizia pentro. Queste le novità sostanziali su Ittierre, mentre continua la protesta dei fasonisti davanti ai cancelli aziendali. Nel tavolo tecnico presso il ministero per lo Sviluppo Economico tenutosi a Roma, la Regione Molise, rappresentata dall’assessore Massimiliano Scarabeo e dal dirigente regionale Gaspare Tocci, guarda intanto con interesse ai possibili sviluppi della vertenza Ittierre, preoccupata, in modo particolare, per il futuro occupazionale dei dipendenti. Il tavolo tecnico è stato aggiornato al prossimo trenta settembre per fare il punto su possibili interessamenti di nuovi imprenditori nella gestione dell’Azienda . ”La situazione della Ittierre resta delicata – dichiara l’assessore in una nota – e, all’incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, ho ribadito la volontà di addiveniere ad una più giusta soluzione, seppur rimarcando che la Regione è già impegnata finanziariamente a sostenere l’azienda. Non c’è molto da dire,visto lo stato delle cose, anche se è stato fissato un nuovo incontro per lunedì 30 settembre, alla luce delle possibilità di ingresso di imprenditori sia italiani che internazionali, nel capitale sociale dell’azienda. Senza usare toni trionfalistici, posso dire che l’incontro può ritenersi comunque proficuo, nonostante le mie preoccupazioni per gli impegni già assunti dalla Regione verso l’Ittierre e per la situazione occupazionale che vede i lavoratori giustamente indignati”.