Traffico in tilt, lancio di monetine e pomodori, megafoni, striscioni, slogan, rabbia e indignazione: dinanzi alla sede del Consiglio regionale del Molise, a Campobasso, si è svolta la manifestazione di protesta dei cittadini contro il mancato taglio delle indennità di presidente, assessori e consiglieri regionali come promesso dal centrosinistra in campagna elettorale. Critiche anche a Monsignor Bregantini. Il governatore Frattura ha evitato la ‘piazza’ entrando dall’ingresso posteriore di Palazzo Moffa per poi commentare, a manifestazione conclusa: ”Solo falsità”.
CAMPOBASSO. E’ volato di tutto. Dagli insulti all’insalata, dalle monetine ai pomodori, dai manifestini alle melanzane. Il Consiglio regionale del Molise preso d’assalto da centinaia di cittadini incazzati e delusi dalle chiacchiere, dalle promesse e dalle balle raccontate dal centosinistra in campagna elettorale. Un evento, per incisività e per dimensioni, mai accaduto in Molise. Occhi puntati sulle indennità stratosferiche di presidente, assessori e consiglieri regionali: nel solo mese di agosto, periodo tradizionalmente dedicato alle ferie, sono state intascate cifre dagli undicimila ai tredicimila euro. Uno sfregio, senza se e senza ma, uno schiaffo in faccia, sonoro, a chi un lavoro non ce l’ha o lo sta perdendo.
Indennità che Paolo Frattura e la sua coalizione – oggi al governo regionale – avevano promesso di dimezzare in campagna elettorale. Così non è stato e il popolo tradito è sceso in piazza, mai convinto e deciso come questa volta. Parole grosse contro il Palazzo: “Ladri, assassini, briganti“. Attimi di tensione, urla, fischi. Ci sono studenti, negozianti, operai, casalinghe: è la rivoluzione della gente comune che chiede pane, lavoro, risposte. Delusione, tanta delusione anche per il silenzio di Monsignor Bregantini che in molti avrebbero voluto presente alla manifestazione. Cancelli e porte d’ingresso al Consiglio regionale serrati: nessuno ha il coraggio di affrontare la piazza urlante. La protesta termina e il governatore Frattura dichiara: “Solo falsità, non rubiamo un centesimo”. Insomma, cornuti, mazziati e snobbati.