La finanziaria regionale mette a disposizione di 2 milioni di euro per le start up in progress, la curia fondi per le famiglie in difficoltà
ISERNIA. Il microcredito a condizioni vantaggiose senza passare dalle banche: questa è la soluzione che stanno utilizzando differenti enti locali, quali la Regione attraverso Finmolise e la curia di Isernia attraverso lo sportello anti usura. Si sta andando in questa direzione per venire in contro alle famiglie bisognose e ai giovani, pieni di idee ma con pochi mezzi a disposizione per metterle in pratica e fare impresa. La Finmolise, dal suo canto, ha deciso di mettere a disposizione due milioni di euro, come sottolinea il presidente Carlo Veneziale: ” Siamo in pienissima attività – ha detto – con il progetto di “Start up in progress”, attraverso il quale già stiamo cominciando a ricevere le prime istanze e dando le prime risposte. Il progetto è oggettivamente ambizioso, abbiamo a disposizione due milioni di euro per assistere le start up di giovani imprenditori molisani e per persone che attualmente sono senza lavoro”. La curia, invece, in primis cerca di essere un appoggio alle famiglie in difficoltà, ma neanch’essa vuole e può dimenticare i giovani, come affermato da don Salvatore Rinaldi della diocesi Isernia-Venafro: ” Con le nostre realtà diocesane, che sono l’associazione anti usura San Pietro Celestino e il prestito della speranza, che attraverso l’8 per mille presta alle famiglie 6mila euro da restituire dopo un anno a 100 euro al mese, cerchiamo di aiutare chi ha bisogno. Poi ci sono quelle risorse che la Caritas mette a disposizione tramite il magazzino degli alimenti , quello del vestiario e le piccole utenze che riusciamo a supportare”.