HomeREGIONEDecreto lavoro, Molise escluso. Testa: nuove imprese, presto solo un ricordo

Decreto lavoro, Molise escluso. Testa: nuove imprese, presto solo un ricordo

L’allarme dell’amministratore unico di Sviluppo Italia, che ha scritto a Frattura, De Camillis e ai tre onorevoli del Pd senza ricevere alcuna risposta

 

CAMPOBASSO. Le nuove imprese potrebbero essere solo un ricordo, in Molise, dopo l’esclusione della regione dal cosiddetto ‘Decreto lavoro’. A lanciare l’allarme, l’amministratore unico dell’Agenzia Sviluppo Italia Molise, Domenico Testa, che in una nota scritta lo scorso 24 settembre sollecita il presidente della Regione Frattura, il sottosegretario De Camillis e gli onorevoli molisani Ruta, Leva e Venittelli a farsi parte attiva per scongiurare il pericolo. Ma da allora, nessuna risposta. “Il Decreto legislativo 185/2000 – spiega l’ingegnere Testa – contiene una serie di misure di agevolazione per l’autoimprenditorialità ed il lavoro autonomo operative su tutto il territorio nazionale, per le quali attualmente non è più possibile avanzare candidature a causa del sopraggiunto esaurimento delle risorse disponibili (come da Gazzetta Ufficiale  n.96 del 24/04/13)”. L’articolo 3 della legge 99/2013, che ha convertito in legge il ‘Decreto legislativo lavoro’ n. 76/2013, prevede “misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà del mezzogiorno –  continua Testa – e stanzia delle somme da finalizzare, tra l’altro, alle misure per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità previste dal D.lgs 185/2000”. Tuttavia, lo stanziamento stabilito dal Governo finalizza le risorse esclusivamente ai territori del Mezzogiorno e l’interpretazione attualmente adottata da Invitalia (l’agenzia nazionale che gestisce lo strumento legislativo ) sembrerebbe escludere il Molise da tali territori. “Ciò in quanto la dicitura ‘Mezzogiorno’ viene fatta coincidere con la definizione di Regioni con obiettivo ‘convergenza’ adottata dalla Ue e correttamente utilizzata per i programmi operativi. Se dovesse essere confermata questa interpretazione  – è il timore dell’ingegnere pentro – nel Molise non sarebbe possibile utilizzare tali misure di agevolazione, con un danno enorme per il territorio sopratutto in considerazione del difficile momento di crisi economica che stiamo attraversando. Si tratta infatti di misure che hanno avuto negli anni un impatto molto significativo sull’economia regionale sopratutto in termini di creazione di nuove imprese  e di nuova occupazione giovanile e femminile.  Ritengo di importanza assoluta , quindi – si conclude la missiva dell’amministratore unico di Sviluppo Italia Molise – valutare ogni strada possibile per addivenire ad una interpretazione della norma che consenta di utilizzare le somme stanziate anche per incentivare iniziative che nascono sul territorio molisano.  Nel malaugurato caso in cui non si riuscisse a superare l’attuale vincolo territoriale, infatti – conclude Testa – in Molise non sarebbe più possibile finanziare la nascita di nuove imprese stante l’attuale esaurimento delle risorse , con una ulteriore perdita di competitività della regione rispetto ai limitrofi territori”. 

 

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