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Editoria in crisi: la Regione si sveglia e cerca soluzioni

Dopo la chiusura de ‘I fatti del nuovo Molise’ Petraroia incontra una delegazione dell’Ordine dei giornalisti per discutere del difficile momento del settore, in ginocchio già da anni

CAMPOBASSO. Un pluralismo dell’informazione che rischia di essere compromesso se non verranno messi in atto azioni e strumenti con i quali riuscire a fronteggiare la crisi occupazionale che sta investendo anche il settore dell’editoria e del giornalismo: è stato questo il tema principale di cui si è parlato nel corso di un incontro tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri tra l’Assessore regionale alle Politiche per l’Occupazione, Michele Petraroia, il Direttore del competente Servizio regionale, Vincenzo Rossi, una delegazione dell’Ordine dei giornalisti, composta dal Presidente Antonio Lupo, dal vicepresidente, Domenico Bertoni, e dal consigliere Pina Petta, ed il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Davide Siravo. L’incontro, richiesto dall’Ordine stesso, si è aperto con l’illustrazione ai presenti da parte dei delegati dell’Ordine dello stato alquanto critico in cui versa il settore, neanch’esso risparmiato da questo profondo periodo di congiuntura economica ed occupazionale. Una redazione giornalistica ha già chiuso, altre stanno cominciando a non pagare più le spettanze ai giornalisti, agli operatori video e ai tecnici. A gran voce hanno chiesto alla Regione Molise di sostenere le iniziative di ripresa aziendale e di qualificazione del settore, provando a costruire un percorso condiviso che, attraverso l’attivazione di determinate misure socio-reddituali, possa alleggerire il dramma economico che stanno vivendo. In tal modo si riuscirebbe non solo a garantire il posto di lavoro a tanti giovani e meno giovani che hanno scelto di fare dell’informazione e della comunicazione il proprio obiettivo di vita ma anche e soprattutto a valorizzare l’immagine di un Molise attento e sensibile, non solo nei confronti delle classiche categorie lavorative, ma anche verso quelle meno tutelate a livello normativo. L’assessore alle Politiche per l’Occupazione, Michele Petraroia, dopo aver confermato la disponibilità dell’amministrazione a confrontarsi costruttivamente sull’attivazione di una serie di misure innovative da poter applicare al settore, si è soffermato ad analizzare quanto disposto dalla riforma Fornero del dicembre 2012, in base alla quale i giornalisti che perdono il lavoro in un’azienda con meno di 15 dipendenti, categoria nella quale rientra la maggior parte delle imprese editoriali molisane, ha diritto all’indennità di disoccupazione, oggi ASPI – la nuova assicurazione per l’impiego che ha sostituito l’indennità di disoccupazione – previa la verifica dei requisiti che la normativa nazionale e le circolari dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale stabiliscono. Nel caso in cui non fosse possibile percorrere la strada dello strumento ordinario, le imprese che rientrano nel settore potrebbero ricorrere agli ammortizzatori in deroga, attingendo alla Cig nel caso ci sia ripresa dell’attività lavorativa o alla mobilità qualora non ci siano i presupposti affinché l’attività possa riprendere, considerata la possibilità ultima fornita dalla Regione Molise di estendere il beneficio  a tutti i settori lavorativi. Petraroia ha, inoltre, rassicurato i presenti dimostrando come l’assessorato si sia già fatto carico delle problematiche del settore, dal momento che l’Ufficio competente della Regione aveva, proprio ieri, inviato un parere all’INPS circa l’eventualità di riconoscere i contributi figurativi all’INPGI, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti, nel caso di erogazione di ammortizzatori in deroga, parere che, per le vie brevi, sembra abbia avuto esito positivo. “In quella che viene spesso definita la società dell’informazione, – ha puntualizzato Petraroia – la diversità delle voci e delle opinioni rappresenta un principio indispensabile per il funzionamento delle moderne democrazie ed è fuori dubbio che debba essere tutelato”“Per tale ragione – ha proseguito Petraroia – anche a seguito della recente chiusura del quotidiano “I fatti del Nuovo Molise” stiamo effettuando, come struttura assessorile, una ricognizione di carattere generale ed un approfondimento istruttorio su che tipo di ulteriori strumenti si possano utilizzare per fronteggiare la crisi del settore”. Dal canto suo, il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Davide Siravo, si è fatto portavoce delle istanze degli studi professionali e di settore che, nel caso vogliano attingere allo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga, rischierebbero di non presentare l’istanza a causa del numero minimo di dipendenti aziendali che le ultime Istruzioni Operative della Regione Molise fissano a 2. A tale sollecitazione, il Vicepresidente Petraroia, nell’auspicare che dal 2014 possa essere più chiaro il quadro normativo legato alla concessione delle quote di riparto dei fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga, onde evitare scelte a livello locale poco coerenti e lungimiranti, si è mostrato disponibile a valutare la possibilità di effettuare correzioni da apportare alle ultime istruzioni operative, pubblicate lo scorso 1° ottobre sul Bollettino Ufficiale regionale, nel rispetto  delle norme che regolamentano tali strumenti a livello nazionale.

 

 

 

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