Il rischio esclusione dal riparto dei fondi statali aveva provocato l’intervento dell’amministratore unico di Sviluppo Italia Molise, finora senza esito. Ma il deputato del Pd si attiva e presenta un’interrogazione urgente al ministero dello Sviluppo
ROMA. Il Governo stanzia risorse per dare input all’occupazione e combattere la povertà nel Mezzogiorno. Tuttavia, il Molise rischia di rimanere escluso dalla ripartizione dei fondi. L’allarme lanciato dall’agenzia Sviluppo Italia Molise è stato raccolto dal deputato del Pd, Danilo Leva, che ha quindi presentato un’interrogazione urgente al ministro per lo Sviluppo Economico. Il Governo, in base all’art. 3 della legge 99/2013 che prevede “misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà del Mezzogiorno”, ha inteso stanziare delle somme rinvenienti dal Fondo di rotazione di cui alla L. 183/87 da finalizzare alle “misure per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità” previste dal D.Lgs 185/2000. Misure che, stando alle preoccupazioni espresse da Sviluppo Italia Molise, Invitalia intenderebbe riferite esclusivamente alle regioni in obiettivo ‘convergenza’. “Ebbene, – evidenzia l’onorevole Leva – sulla scorta delle nuove definizioni adottate dall’Ue, il Molise, nonostante presenti parametri più vicini alla ‘convergenza’ che agli standard di competitività, con una crisi economica dalle gravi ripercussioni sul tessuto sociale, risulta tra le regioni in ‘transizione’, insieme all’Abruzzo e alla Sardegna, e rischia di essere escluso dalle agevolazioni”. Ed ecco che il deputato molisano, considerato che dal 2000 ad oggi le risorse in questione hanno avuto un impatto importante e positivo sull’economia regionale, chiede al Ministro per lo Sviluppo Economico un’esatta interpretazione della normativa e di verificare l’opportunità di attivarsi al fine di utilizzare le somme stanziate dalla legge 99/2013 per finanziare la nascita e lo sviluppo di nuove attività produttive in Molise, alla luce della difficile congiuntura economica.