Piano scolastico, Isernia perde una direzione in favore di Castelpetroso. Brasiello: “Faremo ricorso”

Anche Fornelli sul piede di guerra dopo la soppressione di Colli a Volturno in favore di Cerro. Venafro mantiene tre presidenze, soddisfatto il sindaco Sorbo

 

ISERNIA. Clima rovente, ieri, dopo l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico. Le direzioni passano infatti da diciannove a quattordici unità; ad Agnone l’istituto D’Agnillo è stata accorpata all’Issis, a Colli al Volturno la dirigenza è stata unita a Cerro. Anche il capoluogo pentro ne perde una a favore di Castelpetroso; delle restanti, una comprenderà la sede del centro storico della San Pietro Celestino, la San Giovanni Bosco e l’Andrea d’Isernia; una seconda, invece, comprenderà la Giovanni XXIII, l’Ignazio Silone, la sede di San Lazzaro della San Pietro Celestino e Miranda. Rimodulate anche le dirigenze delle scuole superiori: lo Scientifico verrà accorpato al Classico, il Ragioneria e Geometra all’Itis, il Linguistico Cuoco ‘andrà’ con l’Istituto d’arte. Antobio Sorbo, sindaco di Venafro, vicepresidente della Commissione provinciale per la pubblica istruzione e gli affari generali nonché docente, ha commentato con soddisfazione il risultato dell’approvazione del Piano scolastico, in cui Venafro ha mantenuto tutte e tre le presidenze. “L’approvazione in prima istanza – ha detto – rappresenta un sostanziale passo in avanti. Penso che si tratti di una proposta equilibrata, che rispetta per il 90% le linee guida della Regione, ampiamente condivise in linea di massima, fatta eccezione per qualche piccola deroga che va incontro alle esigenze del territorio. Il tutto, mentre la provincia di Campobasso è ancora in alto mare. Questa volta gli amministratori hanno dimostrato anche un grande senso di responsabilità – ha aggiunto – perché è stato scongiurato il commissariamento. Ovviamente, come è normale che accada in questi casi, c’è qualcuno che non è contento. Io invece sono soddisfatto per due motivi: innanzitutto perché è passata a grandi linee la proposta che abbiamo elaborato insieme ai componenti della Commissione affari generali e pubblica istruzione. E poi perché Venafro ha mantenuto tre presidenze scolastiche, un risultato tutt’altro che scontato. Spero solo che ora – ha concluso Sorbo – la Regione recepisca ed approvi il Piano”. Di tutt’altro umore Pasquale Lombardi, presidente del Consiglio comunale di Fornelli, che ha puntualizzato una serie di aspetti non di poco conto. “Capisco la soddisfazione del sindaco di Venafro Antonio Sorbo per l’approvazione della proposta di piano di dimensionamento scolastico provinciale. Ma se gioisce come sindaco, come vice presidente della Commissione consiliare permanente della Provincia che ha lavorato con solerzia alla stesura delle proposte, il mio amico Sorbo non può ritenersi altrettanto contento – ha spiegato Lombardi – Infatti, per quanto riguarda i Comuni di Fornelli, Colli a Volturno e Scapoli, quello approvato nella conferenza degli amministratori è un piano che stravolge in buona parte le indicazioni fatte dalla Commissione provinciale e, ciò che è più grave, si pone in netto contrasto con le linee-guida fondamentali della Regione Molise.  Durante l’approvazione del piano – ancora Lombardi – sono subentrate motivazioni e strategie politiche che nulla hanno a che vedere con i bisogni della scuola e delle famiglie. Fornelli, Colli a Volturno e Scapoli, centri del Volturno nei quali si concentra il numero più alto di alunni, chiederanno, pertanto, alla Regione il rispetto delle linee-guida mantenendo, così come era stato presentato, l’ufficio di presidenza a Colli a Volturno. Se ciò non dovesse accadere, oltre al ricorso potremmo dar luogo a clamorose manifestazioni di protesta”. A chiudere il dibattito, il sindaco di Isernia Luigi Brasiello: ” Il campanile ha prevalso sulla didattica. E’ stata votata  prima la proposta di Castelpetroso, che chiedeva la direzione di un istituto didattico in paese. Ovviamente, andava tolta da un altro centro, individuato nel capoluogo di provincia. La proposta è passata a maggioranza. A questo punto ho chiesto, prima della votazione finale, quindici minuti di sospensione per riorganizzare numericamente la situazione sul mio territorio. Ma la sospensione mi è stata negata. Allora sono stato costretto a votare contro il Piano insieme agli altri sindaci che si sentono danneggiati da questo tipo di riorganizzazione. Faremo ricorso”, ha promesso il primo cittadino.