HomeNotizieSPORTIsernia Fc, la società non paga le spettanze: rosa in sciopero

Isernia Fc, la società non paga le spettanze: rosa in sciopero

Sospesi gli allenamenti e annullata l’amichevole con il Vastogirardi: garantita solo la partita di domenica per rispetto della maglia

 

ISERNIA. Il comunicato stampa del pomeriggio di ieri annunciava l’amichevole pomeridiana col Vastogirardi in vista della difficile gara di domenica e poi la tanto attesa stampa degli abbonamenti. Tuttavia, nella tarda serata erano attese novità sul fronte stipendi e, purtroppo, altro che Civitanovese e abbonamenti. La società non paga gli stipendi, domani niente allenamento. E’ il risultato della riunione tenutasi  al quartier generale dell’Isernia, presso l’hotel Holiday di Monteroduni, in presenza del presidente dell’Isernia Fc Saverio De Benedictis e il suo staff da una parte,  l’intero gruppo di 42 giocatori biancocelesti e lo staff tecnico dall’altra; a sovrintendere e far da garante l’assessore comunale allo Sport Cosmo Galasso. Istituzioni, squadra e tifosi si sono uniti nell’accorata richiesta a De Benedictis: entro venerdì si esige chiarezza circa le reali possibilità economiche di un gruppo che, ad oggi, non ha ancora fornito alcuna certezza.

Alcuni dei giocatori dell'Isernia costretti a fare le valigie e a tornare a casa, nell'incertezza più assoluta
Alcuni dei giocatori dell’Isernia costretti a fare le valigie e a tornare a casa, nell’incertezza più assoluta

I calciatori sono ancora senza stipendio da luglio, senza un letto certo in cui dormire (alcuni adagiati su brandine di fortuna) e, perfino, senza le tute e il materiale ufficiale della squadra, motivo questo anche di derisione, domenica scorsa, da parte dei tifosi avversari. Nell’incertezza totale, alcuni sono stati costretti, addirittura, a tornare momentaneamente a casa. De Benedictis, dopo una breve premessa, ha detto espressamente che non può assumersi oneri che non gli competono. Il riferimento è alle spettanze dovute ai giocatori chiamati dalla precedente gestione di Gaetano Battiloro e della quale lui, personalmente, non vuole accollarsi nulla, sostenendo che non gli tocca farlo. Dunque niente stipendi. I giocatori, preso atto di queste dichiarazioni, hanno attuato il loro proposito dato come ultimatum una settimana fa: niente soldi, niente allenamenti. Almeno fino a domani, venerdì 18 ottobre, data in cui il presidente avrebbe annunciato di risolvere il problema in accordo con le controparti. Salta anche l’amichevole con il Vastogirardi: il team manager Vincenzo Bucci, sempre schierato dalla parte della squadra, ha compreso il difficile stato d’animo dei giocatori e annullato l’incontro. L’impegno dei ragazzi, tuttavia, è di scendere in campo domenica, per la maglia, per l’orgoglio e per la fiducia riposta in loro dalla città intera. Dal canto suo, l’assessore Galasso ha espressamente dichiarato che il modo di gestire e di operare della dirigenza non è rispettoso soprattutto verso la città di Isernia che ha accolto De Benedictis e il suo staff serenamente e dandogli fiducia. Se questo è il modo di ripagarla, allora è meglio rivedere tutto e optare per una separazione consensuale, prima che la situazione degeneri. Appare chiaro come la nuova dirigenza stia cercando di arrivare all’obiettivo di costruire una nuova rosa da capo, liberandosi di quei giocatori che erano stati voluti da Battiloro e soci. Da una parte appare logico e sacrosanto, tuttavia ci sono ancora un bel pacco di pendenze e debiti da pagare, di questo campionato ma anche della passata stagione e che nessuno finora ha onorato. Per ora, si naviga a vista: domani alle 13, presso l’hotel Holiday, si tireranno le somme con la dirigenza. Il giorno dopo, appuntamento alle 9.30 con  Galasso, sempre più in veste di mediatore per cercare disperatamente di salvare il titolo, restituire un calcio giocato e non solo parlato a Isernia e concedere respiro e rispetto a un gruppo di giovani dimostratisi finora – per i sacrifici accettati – assolutamente degni di indossare la maglia biancoceleste. Se non saranno pagati gli arretrati, anche questa dirigenza appare avere, insomma, le ore contate.

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