Salta il match con la Civitanovese. I giocatori fanno ritorno a casa: non rientreranno in città fino a quando non verranno pagati i tre mesi arretrati di stipendi e finché il titolo non verrà definitivamente riconsegnato all’amministrazione comunale. La squadra sarà penalizzata di un punto
ISERNIA. Dopo una lunga ed accorta riunione il capitano dell’Isernia Tufano, in accordo con tutta la squadra e alla presenza dello staff tecnico e dell’assessore allo Sport del Comune di Isernia, Cosmo Galasso, che in questi giorni si è adoperato molto per risolvere l’ingarbugliata questione societaria della società dilettantistica, hanno deciso di non presentarsi e quindi di non scendere in campo questo pomeriggio alle ore 15. Era in programma la sfida interna con la capolista Civitanovese. I cancelli dello stadio comunale “Lancellotta” rimarranno chiusi. Di comune accordo, i calciatori hanno fatto rientro nelle proprie città e rimarranno lì fino a quando la questione societaria non verrà risolta completamente e fino al momento in cui il presidente dimissionario, Saverio De Benedictis, non riconsegnerà totalmente il titolo nelle mani dell’assessore allo Sport e in quelle del primo cittadino. Inoltre, il capitano Tufano e l’intera squadra, d’intesa con lo staff tecnico, fanno sapere che non faranno rientro ad Isernia fino a quando non verranno saldate tutte le spettanze arretrate: si tratta di tre mesi (agosto, settembre e ottobre in scadenza ormai).
In questo modo si è voluto dare un segnale forte e chiaro a coloro che hanno tentato di “infangare” il nome della città di Isernia e della sua società sportiva. Nei prossimi giorni si conosceranno meglio le evoluzioni societarie, ma l’amministrazione comunale, con garante l’assessore Galass vigilerà sul passaggio societario. Fino a quando questo non verrà compiuto in toto la squadra, non si allenerà e non scenderà in campo. Una decisione sofferta ma irrinunciabile allo stesso tempo. Anche perché la squadra sarà penalizzata di un punto.