Smembrata la ‘San Pietro Celestino’, con 900 alunni, in favore di una direzione didattica a Castelpetroso, dove ce ne sono 390. Brasiello confida nella Regione, ma ha già pronto il ricorso; Biondi anticipa una delibera con la quale si chiede l’annullamento di quanto approvato: “Con la neve saranno guai seri”
ISERNIA. Confida nella Regione, Luigi Brasiello. Il sindaco di Isernia, dopo l’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico che ha privato il capoluogo di una direzione didattica in favore di Castelpetroso, appare sempre più convinto della necessità di una marcia indietro. La soluzione votata dalla conferenza dei sindaci, a suo dire, non terrebbe conto dei benefici reali del settore scolastico, ma solo di logiche campanilistiche. “Si crea una scuola con 390 alunni a scapito della più antica di Isernia, la San Pietro Celestino, che ne contava quasi 900″, dichiara il primo cittadino in un’intervista televisiva. Ora, per effetto del nuovo Piano scolastico, presso la ‘San Giovanni Bosco’ viene accorpata la struttura che aveva sede nel centro storico, e presso l”Ignazio Silone’ la scuola di San Lazzaro. Brasiello, prima del quasi certo ricorso al Tar, vuol capire se il documento corrisponde alle linee guida dettate dalla Regione, per cui è in attesa del verbale e delle decisioni che verranno prese a Campobasso. Se la Regione rivedrà il piano, la via giudiziaria potrebbe anche essere accantonata. “Non voglio fare guerre ‘ideologiche’ – ha spiegato – ma spero il mondo scolastico possa recepire il meglio da quelli che sono comunque dei tagli agli istituti. La direzione a Castelpetroso non segue un criterio logico: basti pensare che in queste realtà, purtroppo, gli alunni tendono a diminuire nel tempo”. Intanto, contro il Piano approvato martedì scorso in Provincia si schiera anche il Comune di Carpinone. Tre anni fa ci fu l’accorpamento presso l”Ignazio Silone’, ora; anche in questo caso, si passa con Castelpetroso, con tutto quel che ne consegue in termini di difficoltà di spostamenti durante i mesi invernali. Come anticipato dal vicesindaco, Raffaele Biondi, il Municipio approverà una delibera con la quale chiederà alla Regione l’annullamento del Piano scolastico. In mancanza, non si escludono altre forme, anche eclatanti, di protesta. Come del resto aveva lasciato intendere anche l’amministrazione comunale di Fornelli, dopo la perdita della direzione da Colli al Volturno in favore di Cerro.