HomeREGIONEImpianti sciistici, necessario il Piano di Soccorso

Impianti sciistici, necessario il Piano di Soccorso

Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico: dal 2010 la norma obbligatoria per l’evacuazione e messa in sicurezza dei passeggeri in caso di emergenza  non è stata applicata.  Indispensabili le funzioni del Cnsas per l’apertura delle stazioni sciistiche di Monte Capraro e Campitello Matese

 

CAMPOBASSO. Quella a cui si assiste in questi giorni è una vera e propria corsa contro il tempo che vede coinvolte Istituzioni locali e regionali, operatori turistici, esercenti delle attività produttive locali, società regionalizzate, lavoratori, organizzazioni sindacali ed associazioni della Pro Loco al solo scopo di  salvaguardare la stagione sciistica ormai prossima. La fibrillazione delle parti in causa è chiaramente motivata dai notevoli danni di natura economica, occupazionale e di credibilità delle Istituzioni che una mancata messa in funzione degli impianti di risalita provocherebbe, in particolar modo in una fase di congiuntura economica sfavorevole come quella che la Regione sta attraversando. In quest’ottica, al di là di tutte le argomentazioni fino ad ora esternate, la vera problematica che dovrà affrontare il gestore degli impianti di risalita per il tempestivo avvio delle attività invernali  assume connotati preoccupanti. L’operatività delle stazioni sciistiche, infatti, implica, oltre alla manutenzione degli impianti ai fini del collaudo prodromico già oggetto di confronto nelle sedi competenti, l’attuazione del “Piano di Soccorso” obbligatorio per l’evacuazione e messa in sicurezza dei passeggeri in caso di emergenza degli impianti stessi, essendo questi classificati, dal punto di vista normativo, come mezzi di  trasporto pubblico. Tali piani di soccorso sono parte integrante e imprescindibile dei progetti delle singole unità funicolari aeree e stabiliscono metodo, tempi certi di attuazione, numero e caratteristiche del personale impiegato in caso di evacuazione. Tutto per la sicurezza degli utenti. Il legislatore, oltre a rendere obbligatori tali piani come condicio sine qua non al fine della messa a norma degli impianti, ha ampliato, con Legge 26 del 26 febbraio del 2010,  gli adempimenti in materia di sicurezza per le società esercenti stabilendo che “le società esercenti o concessionarie di impianti funicolari aerei in servizio pubblico stipulano apposite convenzioni con il Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico per l’evacuazione e per la messa in sicurezza dei passeggeri”. Dal 2010 non vi è stata applicazione di tale norma determinando, di fatto, una situazione di reale e notevole pericolo per i fruitori dei comprensori sciistici, nonché di mancata osservanza della giurisprudenza in materia. L’evacuazione e la messa in sicurezza dei passeggeri non può essere demandata a personale non specializzato ma deve inderogabilmente essere svolte da tecnici del Cnsas o da personale opportunamente formato dal ‘datore di lavoro’ per operazioni in quota e posizionamento su fune, in ossequio alle norme di sicurezza sul lavoro stabilite dal Decreto Legge 81 del 9 aprile del 2008 e dall’accordo Stato-Regioni del 22/02/12, che individua le attrezzature di lavoro per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori e le modalità per il riconoscimento di queste abilitazioni. In questo contesto si inserisce la possibilità di usufruire, con notevoli vantaggi economici per l’ente gestore degli impianti e per la Regione, delle competenze dei tecnici del Soccorso alpino e speleologico) i quali possiedono i requisiti e le abilitazioni necessarie riconosciuti con la L. 74 del 21 marzo 2001.  In quest’ottica, pare, si stiano muovendo tutti gli attori coinvolti nella salvaguardia di una risorsa inestimabile quale quella delle stazioni sciistiche molisane; i sindaci dei Comuni dei comprensori che hanno condiviso un percorso politico e tecnico in merito alla questione; l’amministrazione della Sviluppo Montagna spa che si è impegnata a compiere “ogni azione utile all’avvio della stagione invernale” in qualità di nuovo gestore degli impianti; la Giunta Frattura che ha recentemente approvato a larga maggioranza una mozione in Consiglio regionale, promossa dalla Consigliera Lattanzio, avente ad oggetto la “stipula della convenzione Cnsas e attivazione servizio di soccorso” approvata nella seduta consiliare di martedì 10 settembre 2013.

Con l’approvazione di questa mozione, la Regione ha colto l’opportunità di beneficiare in maniera trasversale e in diversi settori delle competenze che il Cnsas è in grado di garantire in ottemperanza alle normative vigenti, fornendo al cittadino servizi essenziali quali il supporto al servizio di emergenza urgenza del SET 118 Molise in ambiente montano, servizio di protezione civile (nell’ambito delle competenze tecniche ed istituzionali del Cnsas), servizio di prevenzione e vigilanza degli infortuni in ambiente montano in tutte le attività, incluse quelle professionali, servizio di supporto all’elisoccorso regionale e il servizio di evacuazione e messa in sicurezza dei passeggeri di impianti a fune, indispensabile per l’adeguamento ai piani di soccorso al fine di garantire l’apertura degli impianti sciistici regionali in condizioni di rispetto delle norme e, quindi, di sicurezza per gli utenti. L’auspicio è che non vengano vanificati gli sforzi fatti fino a questo momento, e che, come asserito dall’assessore alle attività produttive Scarabeo, “ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità” per dare seguito ad un progetto di così vitale importanza per l’intera Regione.

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