Intrattenimento, turismo e imprese asiatiche: il mix proposto dal Comune di Isernia e dalle associazioni di categoria per ridare fiato a un settore in profonda crisi. Il tavolo di confronto si è tenuto nella serata di ieri a Palazzo San Francesco
ISERNIA. Un confronto sulle tematiche della crisi che assillano i commercianti isernini. Questo l’argomento al centro del tavolo che si è tenuto attorno alle 21 di ieri tra il Comune, gli esercenti e i rappresentanti delle associazioni di categoria. L’incontro, durato all’incirca due ore, si è svolto in tarda serata a causa del prolungarsi dell’altro tavolo interlocutorio, riguardante il tema scottante dell’Ittierre. L’ente di Palazzo San Francesco si è mostrato propositivo. In particolare, ha ipotizzato la possibilità di intervenire su due canali. Nel primo caso, la proposta è quella di un percorso di riqualificazione urbana di alcune aree della città, in modo da innescare un circuito virtuoso che possa, di riflesso, dare ossigeno anche al commercio. L’altra ipotesi di intervento, invece, riguarda la possibilità di organizzare un calendario di attività culturali e di intrattenimento a cavallo delle festività natalizie. L’idea sarebbe quella di un progetto in continuità con il ‘Settembre isernino’ – iniziativa che quest’anno ha riscosso un successo inaspettato – promuovendo, in questo caso, il ‘Dicembre isernino’. Il Comune, a tal proposito, ha verificato la disponibilità degli esercenti stessi circa la possibilità di sponsorizzare di tasca propria il ciclo di eventi natalizi. Ma l’ente ha dovuto incassare il rifiuto a malincuore dei commercianti, ormai alla canna del gas. Il Comune, dunque, dovrà impegnarsi personalmente a trovare strade alternative e soluzioni idonee a risollevare le sorti del commercio isernino e, in particolare, a mettere in cantiere il progetto del ‘Dicembre isernino’. Se il Comune intende percorrere la strada della continuità, il neo presidente della Camera di Commercio, Pasqualino Piersimoni, si è fatto promotore di due iniziative del tutto innovative. Alla base c’è l’idea di sfruttare il turismo come traino per il commercio. La prima proposta riguarda la possibilità di concludere accordi con due o tre tour operator, specializzati nelle visite agli scavi di Pompei, in modo da convogliare lo stesso flusso turistico verso la città di Isernia. La seconda proposta, invece, guarda all’Oriente. L’idea, in un’ottica di marketing territoriale, sarebbe quella di attivare una partnership asiatica volta a favorire l’insediamento di imprese orientali nel territorio della provincia pentra. Le proposte in ballo, dunque, sono varie, per questo motivo il tavolo di confronto è stato aggiornato a data da destinarsi ma, in ogni caso, a breve scadenza.
VD
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