L’onorevole del Pd: serie difficoltà tecniche ad erogare le somme di cui aveva parlato il sottosegretario De Camillis, essendo stata presentata richiesta di concordato. Fondamentale il tavolo ministeriale del 5 novembre
ROMA. Invita tutti alla prudenza, l’onorevole Danilo Leva, dicendo no a facili illusioni. Sulla delicata vicenda dell’Ittierre, il deputato del Pd non vuole che siano alimentate false speranze: in procedura di concordato preventivo, spiega, “è molto difficile, a livello tecnico, che possano essere erogate somme dallo Stato”. Strada in salita, dunque, per il polo tessile di Pettoranello, nonostante le rassicurazioni di pochi giorni fa da parte del sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis, che aveva fatto sapere di aver recuperato delle somme destinabili alle aree di crisi con particolari peculiarità, tra le quali anche l’Ittierre. Denaro che precedentemente sarebbe caduto in perenzione, ossia somme stanziate nel bilancio dello Stato ed impegnate in seguito a gara pubblica, senza tuttavia essere state spese dalle amministrazioni pubbliche entro un certo periodo di tempo. “Trattandosi del futuro di 700 famiglie – spiega il parlamentare molisano – non possiamo che procedere con cautela. Occorre serietà e rigore, da parte di tutti gli interlocutori. Bisogna attendere gli sviluppi, ovvero la presentazione del piano industriale, capire se ci sono o meno nuovi partner, valutare la sostenibilità della ristrutturazione aziendale. La soluzione – conclude Leva – va trovata insieme all’attuale proprietà, pur auspicando l’ingresso di nuovi soci”. Fondamentale, a questo punto, sembra essere la data del 5 novembre, quando si terrà il tavolo tecnico – cui Leva assicura la propria presenza – negli uffici del ministero dello Sviluppo Economico.
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