Ittierre, Bianchi: da Scarabeo solo pettegolezzi

Il patron dell’azienda interviene sul presunto depauperamento del magazzino: “Solo ipotesi, ho già invitato il commissario Ferreri a fare le dovute verifiche”. E attacca l’assessore: “Inerte, fa solo proclami”

 

PETTORANELLO. Antonio Bianchi replica a stretto giro di posta alla notizia dell’esposto presentato da un membro del Consiglio d’amministrazione dell’Ittierre circa la vicenda del magazzino a rischio depauperamento, a seguito del quale l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo ha avvisato l’autorità giudiziaria. Ecco il contenuto della sua nota:

“Apprendo da Facebook (!) e da internet che l’assessore Scarabeo avrebbe depositato un esposto in procura. Fino a qui nulla da dire poiché ciascuno è libero di fare quello che vuole. Continuando a leggere, l’unico dato oggettivo che è possibile ricavare dal ‘proclama’ e’ che l’assessore Scarabeo ha depositato un esposto. Null’altro. Difatti l’assessore Scarabeo, nell’ansioso tentativo di dare una parvenza di solidità e articolazione a questo ‘esposto’, non esprime, come avrebbe dovuto fare, assumendosi le relative responsabilità penali, certezze, ma solo timori, paventando possibilità che ben potrebbero essere interpretate come ‘pettegolezzi’, peraltro, provenienti da un asserito consigliere di amministrazione verso il quale, veramente, l’autorità  giudiziaria dovrà prestare attenzione dopo che verranno enunciate le dinamiche attuate nei confronti di Ittierre per ottenere benefici economici non dovuti. Torniamo all’assessore Scarabeo e al suo esposto ove rappresenta non un certo, ma un ‘possibile depauperamento del magazzino’. Siamo, veramente, nel campo della metafisica. Alla metafisica, però, non è possibile dare risposte perché si dovrebbe controbattere al nulla. Ciò che è certo, con l’utilizzo di questo aggettivo, è che l’assessore Scarabeo vagola, come suo solito, nel limbo delle ipotesi, non di certo, a tutela dei lavoratori, dell’indotto e non solo, ma per rendere il più difficoltoso possibile il cammino di Ittierre. Si sa, di fronte alla sparizione di una entità, le colpe di chi non ha fatto nulla, ma proprio nulla per salvaguardare Ittierre nel momento di massima necessità, vengono seppellite nella (vana) speranza che non riaffiorino. Ma esse, stiano lieti i responsabili, affioreranno nelle sedi competenti. Poiché tutto quanto effettuato sia prima del deposito della domanda di concordato, sia dopo è stato incentrato nella massima trasparenza, di fronte a questi ‘pettegolezzi’ il sottoscritto ha, immediatamente, richiesto un colloquio con il commissario giudiziale e, nell’ambito del colloquio, ha invitato, finanche esortato il dottor Ferreri a verificare immediatamente e con estremo rigore  lo stato del magazzino e quant’altro. Questa richiesta è stata formulata, dal sottoscritto, con decisione  a tutela della propria persona ed anche a tutela della collettività molisana, nel caso in cui non avesse ancora compreso come certe persone, assolutamente inerti se non nel campo dei proclami, addensino nubi per oscurare le proprie responsabilità gettando discredito sugli altri. E questo colloquio, intervenuto venerdì dopo avere appreso quello che si stava verificando, è un dato oggettivo, una certezza e non un qualche cosa di possibile. Questo differenzia il sottoscritto dall’assessore e da qualche consigliere”. 

 

Il Presidente

Antonio Bianchi