Il deputato del Pd interroga il ministro dei Beni e le attività culturali in merito alla chiusura dell’area altomedievale. E coglie l’occasione per sollecitare l’adozione di provvedimenti di valorizzazione per l’intero patrimonio culturale molisano
ROMA. Ancora alto il livello d’attenzione sulla chiusura del sito archeologico di Castel San Vincenzo. Il deputato del Pd, Danilo Leva, ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Beni e delle attività culturali finalizzata a fare chiarezza sul caso, ma anche a mettere in luce, oltre i confini regionali, il patrimonio culturale del Molise purtroppo ancora poco conosciuto e poco fruibile. L’onorevole Leva, ripercorrendo le vicende che dalla scoperta dei reperti hanno portato al progetto di realizzazione di un museo archeologico, ma anche facendo accenno ad altre carenze riferite alla gestione dei siti di interesse molisani, a partire dal Paleolitico Isernia, chiede al Ministro “di sapere quali tempestive ed efficaci iniziative intenda assumere per garantire l’immediato ripristino e la riapertura della sede della soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici del Molise nel comune di Castel San Vincenzo, fornita tra l’altro a titolo gratuito dall’amministrazione comunale e messa in sicurezza con fondi ministeriali”. Ma anche “quali iniziative intenda adottare per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale presente in Molise”.