Il patron incontra i sindacati e si dice pronto a farsi da parte a favore dell’ingresso di un nuovo socio che rilanci la società. I lavoratori, intanto, tirano un sospiro di sollievo. L’azienda, invece, può ancora contare sul sostegno di alcune maison, disponibili ad anticipare parte dei costi di produzione. Rimangono delle perplessità, infine, circa la ripartizione delle quote societarie in caso di mancato pagamento della fideiussione
PETTORANELLO DEL MOLISE. Ancora incerto il futuro dell’Ittierre. È questo il quadro venuto fuori dell’incontro tra i sindacati e il presidente Antonio Bianchi, tenutosi questo pomeriggio. Qualche buona notizia, tuttavia, è emersa. Come si apprende da una nota congiunta di Filctem Cgil, Femca Cils con relative Rsu e la Rsu Ugl Tessili Antonella Colarusso, i lavoratori potranno consolarsi con un acconto sulle spettanze della mensilità di ottobre. L’8 novembre, infatti, verrà effettuato un bonifico pari a 500 euro. Al riparo anche i contratti di licenza. Bianchi ha riferito che nessuna maison ha manifestato l’intenzione di chiudere i rapporti di lavoro con Ittierre e che sono in corso trattative per la ripresa produttiva. Il numero uno del gruppo Albisetti, inoltre, non esclude l’ingresso di un nuovo socio di maggioranza, che oltre agli investimenti, garantisca nuove produzioni. Per il resto, nell’incontro è stato stabilito che si continuerà con la cassa integrazione ordinaria finché non si creeranno le condizioni per accedere alla cassa integrazione straordinaria. Intanto, nel CdA di lunedì prossimo, 4 novembre, verrà nominato il nuovo amministratore delegato. L’azienda ha, anche, assicurato la presenza all’appuntamento del giorno dopo, 5 novembre, presso il ministero dello Sviluppo Economico per la riunione del tavolo tecnico. Per il recupero del contributo Fap, sospeso causa mancato funzionamento del sistema informatico nazionale dell’Inps, l’azienda ha chiarito che, allo stato attuale, non è necessario procedere con nessuna azione. Entro fine settimana, inoltre, sarà ripristinata l’efficienza dei laboratori. Ad oggi i lavori sono stati ultimati e si attendono le autorizzazioni degli organi competenti. È stato individuato anche l’attestatore, colui che certificherà la consistenza del patrimonio aziendale, il quale verrà nominato secondo i termini previsti dalla procedura concorsuale e secondo disposizioni di legge. Per tornare alle maison, Bianchi ha fatto sapere che alcune di esse sono disponibili ad anticipare i costi per i tessuti e gli accessori, mentre per quelle che non hanno manifestato la stessa disponibilità, l’azienda necessita di 1,7 milioni di euro, da coprire con la vendita della merce presente in magazzino, in modo da dare continuità all’attività produttiva, in attesa del piano industriale di rilancio. L’azienda, poi, ha voluto ribadire che non le sono mai stati indicati dalla Regione Molise possibili nuovi partner finanziari o industriali. Esistono ancora perplessità, invece, circa le conseguenze sull’assetto societario di Ittierre, data l’impossibilità dell’azienda di far fronte al pagamento della prima rata della fideiussione di 4 milioni di euro.
VD