Lo studio presentato a Grenoble, in occasione dell’International snow science workshop, ruota intorno al fenomeno delle valanghe
CAMPOBASSO. Grandissima soddisfazione per la protezione civile molisana. Durante la ventesima edizione dell’ International snow science workshop, il più importante incontro scientifico al mondo sui temi legati alla neve, ospitato a Grenoble in Francia, è stato presentato un lavoro scientifico realizzato dagli esperti del centro Funzionale dell’Agenzia regionale di protezione civile. Si tratta dell’articolo redatto da Antonio Cardillo, Rosa Patrone e Massimiliano Fazzini che analizza tutte le variabili meteonivometriche per trovare una relazione diretta fra variazioni dei parametri meteo e gli eventi valanghistici. Questi ultimi eventi sono tutti registrati al catasto valanghe, gestito dal corpo forestale dello stato, e l’area presa in analisi è stata quella di Campitello Matese. l’ indagine assume ancora maggior rilievo se si va a considerare che i dati presi coprono un arco temporale pari a 30 anni per il meteo e 23 per la neve. Un primo dato che emerge è che le valanghe matesine non sono direttamente collegate alla velocità del vento, all’altezza della neve o alle variazioni di temperatura. Questo elemento è interessantissimo perché sono le variabili fondamentali per la generazione di valanghe in molti altri territori. Tutta questa analisi è fondamentale anche per provare a prevenire eventuali fenomeni e problemi futuri. Un ultimo importante rilevamento che emerge da questo studio è una conferma del forte cambiamento climatico tutt’ora in atto, anche sulle montagne degli Appennini. Gli sbalzi di temperatura con picchi estremi sono sicuramente il segnale più evidente; inoltre si verifica una forte rotazione dei venti nei quadranti meridionali e in questi casi le 48 ore successive sono a forte rischio di fenomeni valanghistici.