Allarme rosso a Isernia: come spiegto dalla Caritas e da altre associazioni impegnate nel sociale, almeno 400 famiglie hanno bisogno di generi di prima necessità. E da domani 10 case popolari dovrebbero essere sgomberate da famiglie abusive o morose: Brasiello prova a mediare con Iacp e tribunale in attesa di approntare il primo piano dell’ex Avis, che diventerà ostello della solidarietà
ISERNIA. S’è tenuta stamani, a Palazzo San Francesco, la conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Il cuore di Isernia, insieme per fare la differenza’, una iniziativa per la raccolta di prodotti alimentari da distribuire ai bisognosi. Presenti alcuni amministratori del Comune, i direttori dei centri commerciali che hanno aderito all’iniziativa e i rappresentanti delle associazioni di volontariato che daranno vita alla raccolta. “La povertà è purtroppo in aumento – ha esordito il sindaco Luigi Brasiello – quindi abbiamo pensato di organizzare, il primo sabato d’ogni mese, a partire dal prossimo 2 novembre, un banco alimentare per la raccolta di prodotti da destinare alle famiglie in difficoltà. L’amministrazione comunale ha anche in animo di utilizzare l’edificio del X Settembre per la ‘mensa della solidarietà’ e come ricovero per chi è in stato di bisogno, come ci ha insegnato la vicenda degli sfratti esecutivi da cui saranno colpite una decina di famiglie già domani, 31 ottobre. Si tratta di morosi o di abusivi che per necessità, da alcuni anni, hanno occupato alcune case popolari della città. Dispiace, ma ci sono altre persone, come loro, che hanno gli stessi diritti e non hanno oltrepassato la legalità. Cercheremo di capire se si può guadagnare tempo, mediando con l’Iacp e il tribunale, in attesa che il Comune metta a disposizione il primo piano dell’edificio ‘X settembre’, che diventerà ostello della solidarietà”. Tornando al banco alimentare, come argomentato dall’assessore alle politiche sociali Cosmo Galasso, “sarà una prima risposta tangibile alle necessità quotidiane di nostri concittadini indigenti. In futuro, spero si possano creare nuove catene di solidarietà per la raccolta di indumenti, calzature e altro ancora. Ringrazio il direttore della Conad e il direttore del Centro commerciale “In Piazza” per aver immediatamente aderito alla nostra iniziativa. Un ringraziamento particolare va alle associazioni che ci daranno una mano in tutto questo, come la Caritas, Isernia Solidale e gli scouts”. Si sono poi susseguiti altri interventi, dai quali è emerso uno scenario preoccupante. Infatti, i dati degli aiuti alimentari relativi a due delle cinque parrocchie isernine, San Giuseppe Lavoratore e Santa Maria Assunta, calcolano in circa quattrocento le famiglie che vengono regolarmente aiutate. Solo ieri altre venti persone si sono iscritte al servizio del banco alimentare.