Ecomafia, la procura di Isernia apre un’indagine

Albano: il verbale di Schiavone si inserisce in un filone già tracciato da qualche settimana per reati ambientali nella piana di Venafro. Il fascicolo è contro ignoti. Intanto il 6 novembre si riunisce alle 11, presso la prefettura pentra, il Comitato per l’ordine e la sicurezza

 

ISERNIA. Da sempre sensibile ai reati ambientali, non è rimasto a guardare. Il procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Isernia, Paolo Albano, ha aperto un fascicolo d’indagine dopo la desecretazione delle dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone sulla gestione illegale dello smaltimento dei rifiuti. Il verbale del collaboratore di giustizia, come riferisce ‘Il Mattino’, rientrerà in un filone di indagine che la procura di Isernia stavamo seguendo da qualche settimana per reati ambientali nella piana di Venafro. Il fascicolo è contro ignoti. “Qualche tempo fa – ha spiegato Albano – nell’area del venafrano sono stati effettuati accertamenti sulla radioattività con esito negativo. Ora disporremo quelli per la tossicità dei terreni”. Albano fa sapere che “presto ci sarà una conferenza stampa per spiegare come si muoverà la procura”. Intanto, mercoledì prossimo, 6 novembre si riunisce alle 11, presso la prefettura pentra, il Comitato per l’ordine e la sicurezza per discutere proprio di ecomafia.