Il sindaco Brasiello ottiene il placet dal direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici del Molise, Gino Famiglietti: sarà realizzata una strada a valle, lunga circa 800 metri, che interseca in parte l’antica via della transumanza
ISERNIA. Ok del direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici del Molise, Gino Famiglietti, al progetto di una bretella che passi sul corpo della frana del Macerone e che ricada, per circa 500 metri, sul regio tratturo. Ieri mattina a Campobasso, presso la Sovrintendenza del Molise, Famiglietti ha ricevuto il sindaco di Isernia Luigi Brasiello e il primo cittadino di Forli del Sannio Roberto Calabrese; presenti anche un funzionario dell’Anas ed un geologo nominato dalla Regione. L’Anas ha ribadito le proprie posizioni, ovvero che sarebbe impossibile intervenire in questo momento sul corpo franoso poiché lo smottamento è ancora in atto. Inoltre, non ci sarebbero le condizioni minime di sicurezza per bypassare quel tratto di strada. Di qui il vaglio di una seconda possibilità: la costruzione di una strada a valle, lunga circa 800 metri, che dovrà però necessariamente intersecare il tratturo per circa 500. Brasiello ha ribadito con forza le difficoltà che stanno incontrando i residenti per raggiungere il centro cittadino. Con l’approssimarsi della stagione invernale, per giunta, i disagi diventerebbero sempre maggiori. Essendo la strada di proprietà comunale, sotto la diretta responsabilità del sindaco, Brasiello ha prospettato la possibilità di interdire il passaggio degli automezzi in condizioni meteorologiche avverse per preservare l’incolumità degli utenti. Il soprintendente ha mostrato grande sensibilità rispetto a tutte le problematiche esposte, perciò entro martedì il sindaco di Isernia produrrà il progetto esecutivo. I lavori verranno eseguiti interamente a carico dalla ditta Smaltimenti Sud, con la costruzione di una strada larga 7 metri a doppio senso di circolazione. Nel dettaglio, il tratto che si incrocia con il tratturo verrà realizzato con un telo ricoperto da ghiaia da smantellare nel momento in cui il problema sarà completamente risolto. Calabrese e Brasiello hanno chiesto all’Anas anche se vi fossero le condizioni economiche per ripristinare il vecchio Macerone. L’ente nazionale strade ha fornito la propria disponibilità, a patto che la Regione realizzi tutti quei lavori necessari per mettere in sicurezza la zona. Sarà ora compito degli amministratori comunali sollecitare Palazzo Moffa affinché realizzi le opere idrauliche indispensabili per garantire la fruibilità di tutta l’area interessata.
Sv