Dubbi crescenti sulla regolarità del contratto di Vincenzo il portaborse: Paolo Calabresi ripiomba in Regione e fa il terzo grado a Frattura, che ammette: se qualcosa non corrisponde al vero, “prenderò le conseguenze necessarie”
CAMPOBASSO. Non hanno mollato la presa, le ‘Iene’. Paolo Calabresi, autore del servizio cult sui portaborse, è ripiombato ieri in Consiglio regionale per interrogare il presidente della Regione Paolo Frattura sulla difesa d’ufficio dell’assessore Vittorino Facciolla, avvenuta domenica scorsa su Rai 1 nell’ ‘Arena’ di Massimo Giletti. Il governatore, incalzato dal giornalista, ammette di fidarsi del suo assessore, e che prenderebbe “le conseguenze necessarie” se gli avesse detto qualcosa che non corrisponde al vero. E’ qui che arriva il colpo di scena: Calabresi fa ascoltare la seconda telefonata, mai andata in onda, integrale e senza tagli, tra Facciolla e l’ormai famigerato Vincenzo il portaborse. Dopo la quale Facciolla svela che il suo portaborse avrebbe sì un contratto regolare, ma con il gruppo consiliare; un contratto, dunque, diverso da quello stipendiabile con i fondi dell’articolo 7, pari a 2.451 euro. Soldi che, tra l’altro, Facciolla ammette di non aver percepito neppure ad agosto, nonostante il suo nome figuri tra i beneficiari indicati nella determina di liquidazione di settembre. Soldi, tra l’altro, che lo stesso Frattura definisce “impropriamente incassati nel mese di agosto” da chi non aveva il contratto per i portaborse. I chiarimenti sono tutt’altro che tali, secondo Calabresi, da parte dell’assessore all’Agricoltura. E Frattura, pur tentanto di salvare il salvabile, non riesce nell’impresa. Le ‘Iene’, tra l’altro, oggi avrebbero in mente un ulteriore ‘blitz’ a Palazzo Moffa. Il caso rischia di diventare ancora più esplosivo. E, in politichese, quando si parla di “conseguenze”, come detto da Frattura, potrebbe significare una sola cosa: dimissioni.