Prevista per domani, 21 novembre, alle 16.30, presso la sala consiliare del comune di Isernia, la presentazione ufficiale dell’iniziativa alla stampa e ai cittadini
ISERNIA. Denunciare gli atti di malaffare e di corruzione. È questo l’obiettivo del ‘Comitato Molise, Abruzzo, Lazio e Campania contro le camorre’ a cui potranno aderire cittadini, associazioni, enti e istituzioni che intendono lottare per debellare le proprie comunità dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. Tra i promotori dell’iniziativa, Emilio Izzo –come riferisce il quotidiano ‘Primo Piano Molise’- ha dichiarato : “Il comitato si prefigge di continuare ad essere quello che i vari soggetti componenti sono stati singolarmente negli anni, cioè sentinella e organismo libero di protesta e denuncia sociale contro ogni sopruso e abuso perpetrato ai danni delle collettività molisane, campane e laziali, commesse dalle camorre di ogni genere e provenienza”. Un’azione, dunque, che prosegue in continuità con quello che già da anni i promotori del neo costituito comitato rappresentano per la collettività: “Un punto di riferimento – spiega Izzo- per quei cittadini onesti, vogliosi di una reale giustizia e del rispetto delle loro terre”. E sono molteplici le questioni contro le quali l’associazione intende portare avanti la sua azione di protesta. “Le centrali turbogas, le centrali a biomasse, le fabbriche altamente inquinanti, i centri di smaltimento di rifiuti pericolosi mascherati da depuratori, inceneritori di ogni rifiuto tossico, antenne selvagge, trivellazioni in mare, dismissioni di tratte ferroviarie pregevoli, appalti malati in ogni campo – dichiara Izzo- sono solo alcuni dei temi ampiamente e costantemente denunciati e combattuti a costo di ritorsioni e minacce da parte dei soggetti malavitosi” . Domani, giovedì 21 novembre, dunque, il progetto verrà presentato ufficialmente alla stampa e ai cittadini. L’appuntamento è previsto per le 16.30 presso l’aula consiliare del Comune di Isernia. L’apertura dell’evento sarà a cura dei medici Ettore Rispoli e Francesca Scarabeo del centro di senologia per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura dei tumori della mammella presso l’ospedale Veneziale di Isernia, i quali illustreranno i danni derivanti dall’avvelenamento ambientale.