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Sala giochi di fronte al Sert, un caso nazionale

La prossima inaugurazione di un’agenzia di scommesse davanti al Centro di recupero dalla tossicodipendenze di Isernia finisce sul quotidiano ‘L’Avvenire’. A 200 metri, due scuole medie. Il sindaco Brasiello pensa a un’ordinanza per regolamentare la proliferazione di locali a rischio ludopatia

 

ISERNIA. Problemi con le dipendenze patologiche? Di fronte, tutta per voi, tanto per non indurvi in tentazione, c’è una sala giochi.  Accade a Isernia, in via Erennio Ponzio, non lontano dalla villa comunale, dove l’ennesima agenzia di scommesse sta aprendo i battenti, con annessa sala slot. Di fronte al Sert, il Servizio per le tossicodipendenze. E a 200 metri da due scuole medie, la ‘Giovanni XXIII’ e l’ ‘Andrea d’Isernia’, tanto per essere precisi.Un caso che ha finito per suscitare anche l’attenzione del quotidiano  ‘L’Avvenire’ . Sul sito web del giornale cattolico, infatti, si apprende come della prossima inaugurazione siano preoccupati i dipendenti del centro di recupero e anche la dirigente scolastica della ‘Giovanni XXIII’, Rossella Simeone. Ma il business, in tempi di crisi, la fa da padrone. Il Molise,del resto, spiega sempre ‘L’Avvenire’, “è la regione con il più alto numero di scommettitori d’Italia, visto che il 57 per cento dei cittadini sfida la sorte per gioco”. Non a caso, “l’Idv ha depositato il 30 ottobre in Regione una proposta di legge che introduce il divieto d’installare nuovi apparecchi a meno di 500 metri da scuole, da centri di aggregazione sociale o sportiva, dalle strutture socio-assistenziali. Inoltre vieta la pubblicità e prevede la riduzione delle tasse comunali per i commercianti che tolgono le slot”. Per le quali, ogni anno “la spesa (750 euro nei primi 10 mesi del 2012) rappresenta il 4,9 per cento del reddito pro capite: si tratta della seconda percentuale più alta nel Paese”. Numeri che, tuttavia, non sembrano piacere al sindaco Luigi Brasiello, che rende noto di volersi attivare subito, stante la vicinanza delle due scuole. In città manca un regolamento: e quella di prossima apertura non è la prima sala giochi in luoghi sensibili. Si pensi all’Atlantic City, tra l’altro rapinata nella notte di sabato scorso, situata praticamente di fronte all’Istituto tecnico per ragionieri e geometri ‘Fermi’. Urge una regolamentazione, dunque: le sale giochi sono lecite, e non si può impedirne la proliferazione. Ma quantomeno regolamentare la materia, si deve. Considerando però la lunghezza dei tempi per approvare un regolamento comunale, il primo cittadino ha riferito ad ‘Avvenire’ che starebbe pensando “a un’ordinanza dirigenziale subito applicativa”. Intanto,  i lavori di ristrutturazione dell’agenzia di betting di fronte al Sert proseguono spediti. Anche in mancanza, stando sempre a Brasiello, di qualsiasi richiesta allo Sportello Unico per le Attività Produttive. 

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