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Violenza sulle donne, ‘Isernianews’ sposa la campagna contro il femminicidio

Il 29 dicembre l’evento musicale di sensibilizzazione all’auditorium di Isernia: il Psi invita a partecipare numerosi, l’ingresso è gratuito

 

ISERNIA. Nella giornata internazionale dedicata alla violenza sulle donne, ‘Isernianews’ sposa ufficialmente la campagna contro il femminicidio promossa dal Partito Socialista Italiano. In Italia viene uccisa una donna ogni due giorni. Un dato sconcertante, per il quale il Psi ha deciso di combattere una battaglia in prima linea, informando e sensibilizzando gli studenti e le famiglie. Il logo dell’iniziativa, “Ti amo da morire” sarà presente sui manifesti che tappezzeranno i vari Comuni toccati e sui gadget che saranno messi in vendita: una shopping bag di colore rosso che, una volta chiusa, diventa una rosa, e un ombrellino, sempre rosso, con il manico a forma di fiore. Ogni giorno molte donne vengono maltrattate dal proprio partner e la maggior parte di queste vittime finisce per restare a casa con l’aguzzino. Tutto questo potrebbe finire se venisse fatta una giusta opera di sensibilizzazione.  Tutti possono contribuire. Per capire come, basta visitare la pagina del gruppo Facebook “Ti amo da morire” e scaricare il logo della campagna. Il Psi, nella giornata di oggi, invita ad impostarlo come immagine del profilo e a dedicare qualche minuto per invitare i propri amici a fare altrettanto. Oggi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, ad Agnone in Piazza Iv Novembre e a Isernia in Piazza della Repubblica, sarà inoltre presente un banchetto del partito per distribuire materiale informativo e vendere i gadget a tema: il ricavato della vendita degli oggetti sarà affidato a case protette per donne che hanno subito violenza. ‘Isernianews’, dal canto suo, ha deciso di pubblicare un banner in home page da oggi fino al 29 dicembre, data in cui il Psi organizza un concerto a tema. ‘Musica in teatro’, questo il nome dell’evento, si terrà all’auditorium di Isernia alle ore 21: partecipate numerosi, è per una giusta causa. Quello di ‘Isernianews’ vuol essere un piccolo contributo divulgativo per una battaglia sacrosanta, di tutti, che condividiamo e cui aderiamo con profonda convinzione, perché certe turpitudini – pensiamo, solo per citarne uno, al brutale omicidio dell’isernina Stefania Cancelliere, 39 anni, uccisa dal compagno a Legnano, nel Milanese, nel giugno 2012 – non debbano mai più accadere.

 

Molti i messaggi della politica pervenuti tra ieri e oggi sul tema del femminicidio: dal presidente della Regione Paolo Frattura, al presidente del Consiglio Niro, fino al sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis. Frattura ha ricordato come stasera alle 21, presso il Teatro Savoia, andrà in scena ‘Finché morte non vi separi’, storia di donne uccise dai loro compagni, testo di Francesco Olivieri per la regia di Manfredi Saavedra.  Subito prima dello spettacolo, intensa rappresentazione di tragedie quotidiane, che si ripetono nel silenzio e nella solitudine di tante case italiane, Frattura interverrà per illustrare la nuova legge, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, concernente misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. “Con questa legge, che rende il nostro Molise realtà attenta e sensibile a una delle piaghe sociali più inaccettabili del vivere quotidiano – spiega il governatore  – abbiamo deciso di prendere parte a una iniziativa importantissima, come la giornata contro la violenza sulle donne, sostenendo il progetto realizzato dall’Associazione culturale Liberi pensatori Paul Valery di Torino”.

 

Il presidente Niro, invece, spiega come “la legislazione nel nostro Paese abbia fatto molto, ma ciò non ha portato a una diminuzione dei femminicidi. Questo perché la violenza continua ad essere un problema culturale e spesso a non venire riconosciuta come crimine, soprattutto in ambito domestico e lavorativo. Occorre quindi operare con accortezza e a tutti i livelli, rafforzando – ha concluso il presidente del Consiglio – le azioni di prevenzione e sensibilizzazione capaci di determinare quel cambiamento culturale che conduce al pieno e reciproco rispetto fra uomini e donne, poiché solo un cambiamento della mentalità potrà portare ad una diminuzione della violenza che ancora oggi le donne subiscono”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sottosegretario De Camillis: “Rifiutiamoci di guardare dall’altra parte – ha dichiarato – Le donne devono far sentire la loro voce in Italia e nel mondo contro ogni forma di violenza contro di esse, che resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. La data di oggi, troppo spesso, ci scivola addosso, passa inosservata perché il nostro sistema di società non riesce ad acquisire e a metabolizzare che il maschio e la femmina hanno la stessa dignità di persone – continua De Camillis – La violenza di genere non è solo un fenomeno emergenziale, ma un processo strutturale che ha radici profonde di tipo culturale. Spezziamo il silenzio e trasformiamo il dolore in energia positiva -ha concluso il sottosegretario – Insistere e continuare nella direzione intrapresa è nostro dovere per far emergere ancora di più la consapevolezza della gravità del fenomeno”.

 

Infine, il segretario della Flc Cgil, Sergio Sorella, che ha invitato il personale docente delle scuole a fare del 25 novembre un momento di riflessione comune e di iniziativa civile: “Solo in Italia, nei primi sei mesi del 2013, sono state uccise 81 donne – ha detto il sindacalista – Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, bisogna far sentire forte la voce di protesta per combattere la rassegnazione e la sfiducia. La violenza nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Maltrattare, uccidere una donna, non è soltanto una violenza contro una persona ma è la spia di un deficit di democrazia, un crimine contro un’intera società”.

 

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