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Gam, la “svolta” di Frattura: azienda al collasso e produzione ferma. E c’è chi ne chiede le dimissioni

Filiera avicola al collasso, l’azienda di Bojano cessa la produzione e si avvia alla morte definitiva: mangimificio e impianto di macellazione chiusi. Sole due settimana fa il governatore Frattura prometteva entusiasta ai lavoratori: “Siamo verso la svolta, l’imprenditore c’è. La Regione anche, pronti a firmare l’accordo di programma con il gruppo Leocata per avviare un nuovo corso”. Ma l’azienda siciliana ha abbandonato la trattativa. Delusione e rabbia dei lavoratori: “Mai Natale più brutto in 37 anni di lavoro alla Solagrital-Gam”. Intanto il presidente della regione diffonde una nota stampa: “La possibile decisione di fermare l’attività di macellazione è conseguente alle necessaria ristrutturazione dell’azienda. Continuiamo a lavorare per il rilancio del settore”.

 

Il presidente della Regione, Paolo Frattura
Il presidente della Regione, Paolo Frattura

CAMPOBASSO. Era nell’aria, tra voci di corridoio e mezze verità. Ora sembra essere, purtroppo, una conferma. Una cruda e triste conferma: la filiera avicola molisana si avvia verso il decesso definitivo. La Gam di Bojano chiude gli impianti: la produzione ormai è ferma, non si macellano più polli, anche il mangimificio ha cessato l’attività. Tutto fermo. Clima tetro, sconforto, delusione, profonda rabbia tra i lavoratori beffati non solo dalle promesse del governatore Frattura ma dal rischio più che concreto di vedersi negata addirittura anche la cassa integrazione ordinaria a causa della produzione interrotta. Stessa sorte anche per i trecento stagionali, per i trasporatori, non ancora pagati, e per gli allevatori, interessati – sembra – ad organizzarsi in cooperative. Intanto, attraverso una nota stampa, Frattura cerca di rassicurare: “Non è una novità di queste ore il raffreddamento dell’interesse del gruppo Leocata. Ne abbiamo preso atto, continuando a guardare avanti, procedendo sulla strada della ristrutturazione aziendale.”. Una doccia ghiacciata che giunge a poche settimane dall’assemblea pubblica dei lavoratori e delle sigle sindacali. Fu proprio in quell’occasione che Paolo Frattura annunciò il rilancio della filiera avicola molisana: “Si riparte con il gruppo Leocata, l’imprenditore c’è. La regione anche. Nel rispetto dei tempi e degli impegni – immancabili termini nel linguaggio scritto e parlato del governatore – siamo qui a condividere con voi gli ultimi passaggi a suggello del progetto che abbiamo messo in campo per la riorganizzazione complessiva di tutto il processo produttivo”. Tant’è, la produzione si è fermata. Immediate le reazioni e lo sfogo disperato di centinaia di lavoratori e trasportatori: “Non ci pagano, siamo costretti a rivolgerci alla Caritas per mangiare“. E ancora: “La Regione ha allungato soltanto i tempi e ci ha illuso con chiacchiere inutili”. L’avvocato Alfonso Mainelli, addirittura, chiede le dimissioni del governatore Frattura e della sua squadra di governo che “hanno tolto la dignità a un’intera popolazione” ricordando le parole pronunciate dallo stesso in seguito alla nomina dell’amministratore unico della Gam, Nicola Baranello: “Con lui coroneremo per il meglio il processo di exit strategy della Regione nell’accompagnamento che sempre abbiamo assicurato per il rilancio dell’azienda e di tutta la filiera avicola molisana”. Promettavano il rilancio ma l’azienda è al collasso.

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