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Provincia, la rivolta delle Rsu: Mazzuto e gli altri rinuncino ai soldi o salta il bilancio

La Rappresentanza sindacale unitaria di via Berta: “La politica rinunci per un anno al 20 per cento delle indennità, non solo per due mesi. Altrimenti, a tutta l’indennità per novembre e dicembre”. In caso contrario, non ci sarà accordo e il Consiglio provinciale non potrà approvare il documento contabile

 

ISERNIA. Nessun accordo con la Provincia per far quadrare il bilancio. La Rappresentanza sindacale unitaria via Berta insorge dopo aver appreso dalla stampa che presidente, assessori e consiglieri sono disposti a rinunciare al 20 per cento dell’indennità soltanto per due mesi, novembre e dicembre, a fronte di rinunce annue chieste invece a dipendenti e dirigenti. In una lunga nota stampa, la Rsu ricostruisce gli ultimi accadimenti dando un ultimatum a Luigi Mazzuto e alla sua maggioranza: o rinunciano anch’essi, per dodici mesi, al 20 per cento degli stipendi, o non ci sarà alcuna intesa. E il bilancio di previsione 2013, in programma in Consiglio provinciale il prossimo 5 dicembre, non potrà essere approvato. La Rsu, in sostanza,riferisce di essere stata convocata ufficiosamente lo scorso 11 novembre dal dirigente del Settore Finanziario che, alla presenza del Direttore Generale, ha illustrato la critica situazione economica in cui versa l’ente ed ha proposto la riduzione del 20 per cento per cento del trattamento accessorio dei dipendenti e dei dirigenti per l’anno 2013. In tale sede, la Rsu non ha espresso alcun parere ma si è limitata a prendere atto di quanto detto. Il giorno seguente  è stata richiesta la convocazione delle organizzazioni sindacali territoriali, dei dirigenti e degli amministratori per discutere della proposta avanzata”.

Provincia, la rivolta delle Rsu: Mazzuto e gli altri rinuncino ai soldi o salta il bilancio
La sede della Provincia

Si arriva così al 18 novembre quando, dopo accesa discussione delle parti intervenute, la Rsu a malincuore manifesta “la disponibilità a contribuire al risanamento, solo e unicamente al fine di scongiurare tagli e ridimensionamenti che sicuramente avrebbero coinvolto il personale. Con estrema fermezza, però, abbiamo subordinato il nostro assenso all’accoglimento della proposta purché, lo stesso criterio di riduzione fosse applicato alle indennità degli amministratori, ossia del 20 per cento su base annua. Nella stessa seduta è stata richiesta la convocazione di un’assemblea del personale. L’assemblea è stata convocata e svolta il giorno 25 novembre. Anche in tale sede è stata ribadita la posizione assunta nella riunione del 18. Ma la risposta degli amministratori provinciali, dopo abile ed inconcludente dialettica, ha di fatto completamente disatteso tale richiesta. Infatti con recente delibera, la Giunta ha inserito il taglio del 30 per cento per il segretario generale e per i dirigenti e il taglio nella misura del 20 per cento della retribuzione accessoria del personale. Nella stessa delibera viene poi riportato che il taglio per gli amministratori è limitato al 20 per cento delle sole retribuzioni di novembre e dicembre 2013 e non su base annua, come richiesto da Rsu e sindacati”.  Tagli, Irap compresa, pari a 11.623,55 euro, “del tutto irrisori e insufficienti a fronte delle loro oggettive responsabilità – tuonano le Rsu – rispetto al taglio ai dirigenti e al segretario generale per 30.575 euro e ai dipendenti per 111.661,20 uero, oltre all’azzeramento del monte straordinario del secondo semestre del 2013 per 52.439,81, e quindi per un totale in capo agli stessi di 164.101,01. Alla luce di quanto esposto è evidente che i dipendenti e i dirigenti, unitamente al segretario generale, con il loro contributo, salvaguardano l’equilibrio di bilancio dell’ente. E che, come al solito, la casta non intende rinunciare ai suoi privilegi, in barba ai problemi causati da essa stessa”. Le accuse nei confronti di Mazzuto & co. si fanno sempre più dure: “La grave situazione economico-finanziaria era nota già da tempo, ma nessuno dei signori amministratori ha esperito la necessaria azione di risanamento salvo qualche goccia nel mare, usata da paravento o da spot pubblicitario. Questa Rsu, nel riconoscere il contributo dei dirigenti, invita i signori amministratori di questo ente ad adoperarsi con fattiva sollecitudine alla riduzione delle proprie indennità, nella misura richiesta o quantomeno alla rinuncia dell’intera indennità dei mesi di novembre e dicembre 2013“. In caso contrario, per la Rsu “sarà impossibile assumersi, davanti al personale, la responsabilità della firma dell’accordo”. 

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